Ebbene sì, ci vuole un poco di coraggio. Un po’ di spinta ad uscire dalla propria zona di comfort. Si tratta infatti di un progetto artistico ad alto impatto emotivo, non fosse altro perchè coinvolge direttamente il pubblico, in un gioco ricorsivo di rimandi (mise en abyme o Effetto Droste), dove l’interazione è alla base dell’opera collettiva che si va costruendo.

Quando? Dal 1 al 9 giugno 2019, nella Project Room del MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Il progetto, promosso da Interno 14 next, con la collaborazione di Bridge Art, della FIJLKAM – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali e del Museo FIJLKAM, si chiama Realtà Istantanee ed è degli artisti Barbara Lalle e Marco Marassi, a cura di Roberta Melasecca.

Niente male come idea (“Realtà istantanee” è finalista a Bridge Art full(Y)_grounding residency#3, ha ricevuto nel 2017 la Menzione Speciale Gestalt), quella di indagare, artisticamente, la relazione tra esseri umani. Indagarne i confini, le opportunità, i limiti, gli orizzonti. Soprattutto, però, individuarne la frontiera, quella linea su cui poter riconoscere una differenza, costruire la propria identità e alterità, appunto attraverso la distinzione per opposizione.

“Tracciare un confine è anche arginare la propria paura dell’ignoto, ma anche la propria brama di infinito – spiega la curatrice. Confine ha una accezione mobile, flessibile: luogo che separa le personali territorialità e permette la rappresentazione di se stessi attraverso i confini del corpo, dei valori, della familiarità, di espressione; luogo che lega due organismi e che favorisce la condivisione e la compartecipazione, luogo direlazioni, in cui l’essere umano si riconosce come essere sociale“.

Diciamo qualcosa di essenziale, di questi tempi, visto che è proprio sull’equivoco dei confini che si scatenano odio, razzismo, omofobia, sentimenti da nutrire anche al costo dell’autodistruzione: “E’ proprio sulla linea di confine del contatto che si manifesta il flusso delle relazioni. Il progetto Realtà Istantanee vuole indagare quella zona del confine oltre la quale il contatto perde il suo significato vitale per diventare ingerenza, invadenza, violenza, una zona invalicabile ma estremamente variabile e soggettiva. La percezione del proprio confine evidenzia il livello degli opposti, dentro/fuori, pieno/vuoto, apertura/chiusura, indifferenziazione/individualizzazione; valicare la linea del confine del contatto può essere percepita come violazione o al contrario come accettazione”.

Il progetto coinvolgerà coppie o gruppi relazionali: gli artisti, attraverso interviste, l’ascolto, il silenzio, l’accoglienza, la poesia, approfondiranno il personale confine del contatto relazionale che ognuno ha e che percepisce come invalicabile.

 Qualche esempio di cosa aspetta gli intrepidi che acquisteranno il biglietto?

/ Sabato 1 giugno ore 18.00
Performance Kontaktgrenze di Barbara Lalle e Marco Marassi
Con la partecipazione della FIJLKAM – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali
Con la partecipazione di Roberto Bellatalla – contrabbassista
La performance coinvolgerà tre coppie di atleti della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali e sperimenterà il tema del contatto nella dinamica del gesto, orchestrata dal vivo, durante la quale suoni ed azioni entreranno a fare parte di un unico meccanismo di relazione.

/ Domenica 2 giugno ore 17.00 – 19.00
Incontro con Francesco Pieroni, psicologo e psicoterapeuta
Noi, frontalieri” – incontro interattivo sull’esperienza umana di confine e di contatto

/ Martedì 4 giugno ore 16.00- 19.00
Tigrotto e la Coccoleria
con Diego Tigrotto Glikman
La Coccoleria è uno spazio morbido e sicuro dove abbandonarsi a gesti di tenerezza, affetto e amore senza sentirsi giudicati. Circondate da cuscini, peluches e bolle di sapone, persone adulte possono abbracciarsi, accarezzarsi, farsi i grattini: praticando la cultura del consenso, senza aspettative, in base ai loro bisogni, desideri e limiti. Faremo giochi, condivideremo energie e l’ossitocina: un ormone che ci fa sentire rilassati.

/ Venerdi 7 giugno ore 16.00 – 19.00
Giochi psicologici per sviluppare il contatto, la comunicazione e l’espressione corporea
Con Simona Balistreri
Tramite i giochi di gruppo psicologici, i partecipanti sperimenteranno il contatto, le varie possibilità comunicative e l’espressione del corpo. Saranno utilizzate tecniche di rilassamento, di fantasia guidata, di giochi di comunicazione non verbale e di movimento creativo. Tutto ciò al fine di far sperimentare ai partecipanti L’acquisizione di nuovi modi di sentirsi, di pensare e di relazionarsi.

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