Non è vero che il sogno di gay, lesbiche & Co sia un 14 febbraio all’insegna di estenuanti maratone all night long tra feste in discoteca possibilmente trasgressive ed eccentriche. Il luogo comune è duro a morire, forse anche perché a qualcuno piace, in effetti, divertirsi e festeggiare così, come se si fosse eternamente single e sempre in cerca di occasioni mordi e fuggi. Resta il fatto che non è semplice, per chi vive in una coppia non tradizionale ma ama stare in due come tanti, trovare un locale accogliente, romantico, divertente e sexy, adatto ai propri gusti e al proprio stile di vita. Ecco quindi una mappa di posti non banali per festeggiare la giornata degli innamorati: etero, gay, bisex, transgender, queer e intersex che si voglia, l’importante è l’atmosfera. Fatta da ambienti originali, non convenzionali e charmant e persone aperte, diverse, curiose, allegre.

A Firenze, carina e raccolta, è la storica enoteca Fuoriporta (fuoriporta.it), dietro al ponte di San Niccolò, zona per altro gremita di locali gay friendly: è un piccolo locale dove bere un bicchiere selezionato tra l’ottima offerta della cantina, per l’aperitivo o per cena. Informale, è frequentato da una clientela affezionata e storica, qualche turista, molti artisti. Oppure, cambiando quartiere, si può andare in piazza Santo Spirito e infilarsi in uno qualsiasi dei locali lì affacciati: tutti molto caldi e accoglienti, frequentati da fiorentini e non solo, zeppi di creativi. Anche Le Murate (le murate.it), ex carcere femminile ristrutturato, è un’eccellenza in quanto a stile e atmosfera, come pure Rari (rarifirenze.it), affacciato sull’Arno, con cucina vegetariana o mediterranea rivisitata, un arredo radical e gente anticonformista.

A Roma immancabile è una cena al Lanificio, ristorante e bar, sorprendente per gli interni: oggetti di antiquariato accostati a trovate di design ultramoderno creano un ambiente trendy ed elegante. Luogo di incontro di professionisti, architetti, giornalisti, manager e artisti, ha anche uno chef niente male. Alternativa degna è Said (said.it), ex fabbrica di cioccolato ristrutturata dove gli antichi strumenti di lavoro coabitano con divani decò, tavolini in legno, vetrate, grandi fotografie in bianco e nero, una cantina a vista e un delizioso negozio di cioccolate di tutti i tipi dove assaggiare bellissime e buonissime torte fatte in casa.

A Cosenza, basta puntare alla zona intorno a Santa Teresa e infilarsi in uno dei tanti locali aperti. Veri e propri must però sono Galliano (gallianoindustrialbistro.it), in perfetto stile newyorkese, Cantiere 31, un wine bar con enormi foto in bianco e nero di cantieri, e Primadì, vero e proprio covo di artisti.

Anche Catania non scherza in quanto a proposte: il Centro Zo (zoculture.it), centro culturale con varie sale tra cui un trendyssimo bar-caffetteria e un bookshop degno di nota, è una avanguardia da tenere d’occhio. C’è poi il wine bar e cucina Razmataz (fb), che non è da meno: a cominciare dal bancone del bar ricavato da una vecchia porta, tutto è stylish e sofisticato senza essere snob.

Chi cerca invece un soggiorno, la Sardegna è l’ideale. Tre posti valgono davvero la pena di macinare qualche chilometro in più: l’Hotel Le Dune (leduneingurtosu.it), a Piscinas, è un hotel immerso nel deserto sardo, affacciato sul mare, isolato dal resto del mondo (apre ad aprile, ma San Valentino è occasione perfetta per regalare un week end in primavera); altro posto unico al mondo, lussuosissimo anche in bassa stagione, è il Far Capo Spartivento (farocapospartivento.it), antico faro a picco sul mare ristrutturato con tale maestrìa da sembrare un’istallazione di arte contemporanea. Infine, l’Antica Dimora del Gruccione (anticadimora.com), un albergo diffuso al centro dell’attenzione internazionale per lo charme particolarissimo: accogliente e non costoso.

A Livorno poi ci sono La Bodeguita (labodeguitalivornese.com), locale molto curato, sia nella programmazione artistica che nell’arredamento, e frequentato da musicisti, artisti e cacciatori di tendenze, e La Bua dell’Orate (fb), molto suggestivo per via della posizione, in mezzo alle barche ormeggiate (ottimo per l’aperitivo).

E’ Napoli però a preannunciarsi come la nuova frontiera in quanto a atmosfere disinibite, vedere per credere: dal Caffè Intra Moenia di piazza Bellini (intramoenia.it), dall’atmosfera cosmopolita frequentato da scrittori e bohémien, al Piano B (o U’ Turn, ha entrambi i nomi – Fb) dalle parti di San Domenico Maggiore, con musica dal vivo, le atmosfere sono molto disinvolte ma raffinate.

E mentre Pastisse e Le tre galline (3galline.it) sono i locali storici della zona del Quadrilatero di Torino, pieni di arte e artisti, esposizioni, idee, estri e personaggi, Milano è come sempre al top in quanto a tendenze: da non mancare Indaco (Fb), lunge e bistrot con un dj set ogni volta affidato a artisti del sound di livello, e Blanco (blancomilano.eu), un style-bar completamente bianco e decisamente cool, anche qui con una selezione musicale curatissima e coi migliori dj del nord Italia. Entrabi frequentati da chi ama divertirsi senza dare troppa importanza a clichè e definizioni.

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