Dal 21 al 23 aprile, al Teatro Roma, arriva nella Capitale un’artista della prestigiazione, esperta di mentalismo, ipnotismo, magia, trasformismo e illusionismo, tra le poche donne esistenti al mondo.

Soprannominata Princess of magic, crea esibizioni circensi piene di elementi scenografici e d’intrattenimento, oltre a numeri di eccellenza come Il Baule della metamorfosi, ereditato da Harry Houdini, il mago escapologo più famoso del mondo. Ve la ricorderete quando, nel 2021, riuscì a sconvolgere persino i giudici di Italia’s Got Talent (il video della sua esibizione ha totalizzato quasi 2 milioni di visualizzazioni).

Un’artista a 360 gradi contesa tra le location più prestigiose del mondo, come il rinomato Magic Castle di Hollywood, o il Lido de Paris, o il Gran Teatro di Barcellona, fino in Giappone, dove ogni volta Eleonora Di Cocco riceve standing ovation.

Così, dopo il successo nei programmi tv, da Tappeto Volante su TMC, a Uno Mattina su Rai 1, da Striscia la notizia a Buona Domenica, dal Maurizio Costanzo Show su Canale 5 fino a Italia’s Got Talent e Voglio essere un mago su Rai 2, sarà la protagonista dello spettacolo Amazing, in scena a Roma, per presentare la nuova produzione con la regia di Bustric, uno dei maggiori interpreti della magia contemporanea.

Affiancata dai suoi assistenti ballerini, proietterà il pubblico in una dimensione fantastica per donare agli spettatori due ore di intensa performance caratterizzata da un travolgente connubio di fascino e mistero formato famiglia: preparatevi al fiato sospeso tra coreografie more is more, apparizioni e sparizioni misteriose e quell’invisibile mondo dell’immaginario che unisce la realtà al sogno, e che ci fa, in fondo, un gran bene.

Chi è Eleonora di Cocco

Nata il 26 aprile del 1974 a Velletri, in provincia di Roma, sotto il segno dell’ariete, nel 1998 vince il titolo di Campionessa Italiana di Magia di Scena, e da lì decolla tra le poche donne che praticano questa antica arte.

Antica, sì, perché dal XIX secolo, sdoganando la pratica dai contesti rituali e religiosi ma anche da quelli delle truffe e dal borseggio, grazie al maestro Houdini, diventò spettacolo teatrale, per la prima volta a Parigi.

Combinando principi fisici (meccanici, chimici, idraulici ed ottici), tecniche psicologiche (gestione della percezione, dell’attenzione, della memoria e del ragionamento) e abilità manipolative, si mettevano in piedi veri show d’attrazione del grande pubblico, e cominciava l’era della magia a teatro.

Dicevamo che Eleonora Di Cocco è una delle poche illusioniste donne al mondo (insieme a Laura Luchino, in arte Lilyth, a Jen Kramer, regina indiscussa di Las Vegas, a Megan Knowles – Bacon, classe 1992, Segretaria presso The Magic Circle di Londra, prima donna a ricoprire questa carica nell’esclusivo club inglese, o, ancora, a Katherine Mills, vincitrice del BAFTA per Best Children’s Entertainment) ma il passato qualcosa ci regala: Adelaide Herrmann, ad esempio, vissuta nella seconda metà dell’Ottocento, assistente del marito, mago di professione, che, dopo la morte improvvisa di lui, mise in piedi uno show tutto suo facendosi chiamare Queen of Magic.

Ma anche Dell O’Dell, nome d’arte di Nell Odella Newton, maga americana della fine dell’Ottocento, oggi considerata una dei pochi pionieri che ha fornito un modello per le moderne interpreti femminili, tra l’altro una delle prime ad apparire in televisione.

In Italia, sempre nell’Ottocento, abbiamo la Contessa Rita Gall, che divenne più capace (e nota) del famoso marito illusionista. Ma anche Suzy Wandas, sempre stesso secolo, che si esibiva fin dagli otto anni di età, o, nel Novecento, Elizabeth Warlock, la prima donna a vincere il prestigioso premio British Ring Shield di IBM nel 1953, Pamela Hayes, sempre una moglie-di, e infine Mercedes Talma, famosa per la sua destrezza di mano con palline e monete.

Io andrò per certo, già prenotata per la prima del 21 aprile!

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