Si chiama Festival della Salute Mentale e ad ospitarlo è niente meno che il MAXXI di Roma, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Dal 9 all’11 aprile sarà quindi possibile fare un’esperienza esistenziale, oltre che artistica e scientifica, davvero suggestiva. A garantirlo, gli organizzatori, che spiegano: “Il festival è nato con lo scopo di superare le diffidenze nei confronti del disagio e della malattia mentale e di raccontare questo mondo attraverso l’arte, in particolare l’arte cinematrografica”. I direttori artistici Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica, hanno lo stesso obiettivo: “Avvicinare il pubblico alla tematica e permettere a chi produce audiovisivi dedicati o ispirati all’argomento di mettere in evidenza risorse creative di spessore “.

Promosso da Roma Capitale – Dipartimento Salute Mentale, ASL RMA – Roma Centro e MAXXI, in partenariato con Fondazione Roma Solidale onlus, il Festival, alla sua V edizione, porta il titolo evocativo “Lo Spiraglio” e quest’anno premia il regista e attore Sergio Castellitto. “Dopo aver premiato – spiegano gli organizzatori – Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia, in questa nuova edizione abbiamo deciso per Castellitto perché personalità particolarmente attenta nel raccontare vita, sentimenti ed emozioni di persone e gruppi legati al mondo della salute mentale”.

Le opere selezionate, corti e lungometraggi, percorrono veri e propri viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagando su patologie dichiarate ma anche riflettendo sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età e ambientazione. Tra i film presentati, molto toccante il lungometraggio in concorso “Il viaggio di Marco Cavallo”, di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi che racconta la battaglia di Marco Cavallo. Partito da Trieste insieme a StopOPG e con una medaglia del Presidente della Repubblica, ha attraversato l’Italia in un viaggio di oltre 4.000 km in 16 città italiane (tra le quali le 6 sedi di OPG) per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l’apertura di Centri di Salute Mentale h24. Il film, di 50 minuti, è stato presentato al Torino Film Festival e al Trieste Film Festival come evento speciale. Tra i cortometraggi, invece, da segnalare “Thriller”, di Giuseppe Marco Albano: è la storia del giovanissimo Michele, con un sogno nel cassetto, ballare in televisione come il proprio idolo Michael Jackson.

Nella serata finale del Festival, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio.

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