Torna anche quest’anno a Roma il Festival della Diplomazia, giunto alla sua decima edizione, organizzato con il patrocinio del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, della rappresentanza in Italia della Commissione europea e di Roma Capitale. Una maratona no-stop che, dal 17 al 25 ottobre, toccherà la città intera, con 80 eventi in programma, relatori provenienti da oltre 30 Paesi del mondo, 30 diverse location, 8 università coinvolte insieme a un’ampia rete di istituti di ricerca di politica internazionale.

Tra i tanti temi di politica internazionale affrontati, centrale sarà laDiplomazia del Bene”, fondata sul lavoro di quelli che sono disposti a sacrificarsi per principi opposti a quelli che guidano i terroristi: accettare la pluralità umana, amare la bellezza, rifiutare una concezione del mondo che ci divide in base a religioni, culture e nazionalità. Se le nostre società cominciano a conoscere e riconoscersi nelle storie di chi mostra umanità, esprime solidarietà, supporta una cooperazione internazionale inclusiva e sostenibile, allora forse il “Bene” può divenire una grande forza di attrazione e portare alla sconfitta di chi sfrutta la propria posizione dominante per compiere i più crudeli atti contro l’umanità.

Si tratta quindi di una grande battaglia culturale, la stessa che guida gran parte del mondo contemporaneo nel promuovere valori che partono dall’amore per tutta l’umanità e gli esseri viventi, cominciata ben prima dell’allarme del 2018 da parte del panel delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale e che oggi unisce intellettuali, scienziati, accademici, artisti, giornalisti, influencer, storyteller, blogger e opinion leader nel sensibilizzare la collettività italiana su un tema planetario e archetipico: la possibilità di sopravvivere sulla Terra.

Alla decima edizione del primo festival di settore in Europa dedicato alla diplomazia, alla geopolitica e alle relazioni internazionali, il confronto verterà su tutte le più controverse questioni aperte, analizzate attraverso un’inedita lente di ingrandimento da parte di chi muove le fila della politica estera: cambiamenti climatici, quindi, ma anche nucleare, migrazioni, guerra dei dazi, dittatura degli algoritmi, intelligenza artificiale, politiche spaziali.

In ricco programma di dibattiti, incontri, proiezioni, mostre ed eventi declinati lungo tre tracce principali: la sfida della governance, la doppia faccia della tecnologia, tra big data e questioni etiche, la questione planetaria dello sviluppo sostenibile. In particolare si segnala Berlino, cronache dal Muro di Ezio Mauro, in scena al teatro Palladium il 23 ottobre, con una conferenza-opera teatrale che ripercorre le vicende che hanno segnato la recente storia europea a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. Officine Fotografiche ospiterà un nuovo progetto per immagini dedicato alle migrazioni e all’identità, mentre il cinema Apollo 11 sarà sede di una rassegna documentaria intitolata The Doc Side of Diplomacy per raccontare il mondo, dal futuro politico del Venezuela al dramma dell’immigrazione.

Festival della Diplomazia, Roma, dal 17 al 25 ottobre 2019

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