Non è banale. L’idea, la mostra, e anche andarci. Intanto, basta già la location per fare un’esperienza suggestiva: stiamo parlando dello Spazio Factory de La Pelanda, ex mattatoio ristrutturato, cuore dove pulsano le arti contemporanee più avvenieristiche e di ricerca, quelle che, immaginandolo, già raccontano il futuro. E lo creano. Si intitola “Senzatomica” (www.senzatomica.it) questa esposizione voluta dai buddisti italiani che si batte per salvare l’umanità e il pianeta, per difendere la vita. Destinata a tutte le fasce di età, resterà aperta fino al 26 aprile: un mese e mezzo quindi per visitare più di 700 mq lungo un percorso principale (42 pannelli) più uno (10 pannelli) dedicato alle scuole elementari, con 6 monitor per i filmati storici e i documenti originali con le esperienze di sopravvissuti alle esplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki, 5 schermi sospesi più 2 da retroproiezione, e un’istallazione con la simulazione di un’esplosione nucleare.

Lo spot recita “Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, ed è originale. Già, perché non è facile pensare che basta “disarmarsi” nella propria vita privata (in casa, al lavoro, col partner, etc) per convincere gli Stati a rinunciare per sempre alle armi di distruzione di massa. “La mostra – spiegano gli organizzatori – vuole trasmettere il messaggio che il vero nemico non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le costruiscono e le possiedono, ma il modo di pensare che arriva a giustificare l’opzione annientamento totale di altri esseri umani considerandola accettabile”. Più che una mostra, quindi, è forse una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per trasferire il problema e la soluzione dai palazzi della politica e del potere alle nostre stanze, ai nostri rapporti reali, al nostro interno. Lì dove noi possiamo effettivamente diventare protagonisti per sviluppare valore, trasformando i nostri impulsi aggressivi in dialogo, un dialogo creativo e costruttivo. “La mostra – continuano gli organizzatori – vuole offrire l’opportunità a tutti noi di esprimere la volontà di bandire queste armi che minacciano il nostro diritto fondamentale di esistere. Arrivando a creare un movimento di opinione per l’elaborazione e l’adozione di un trattato internazionale sulle armi nucleari, verso l’obiettivo ultimo di eliminarle tutte e definitivamente”.

Promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (www.sgi-italia.org), la campagna è correlata a International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, ICAN (www.icanw.org), e People’s Decade for Nuclear Abolition (www.peoplesdecade.org), e vede come partner niente meno che Pugwash Conferences on Science and World Affairs (www.pugwash.org), Mayors for Peace (www.mayorsforpeace.org), il Segretariato permanente del Summit mondiale dei Nobel per la Pace (www.nobelforpeace-summits.org), l’Archivio Disarmo – Istituto di Ricerche Internazionali (www.archiviodisarmo.it), l’International Phisicians for the prevention of nuclear war, IPPNW (www.ippnw.org), l’Unione Scienziati per il Disarmo, USPID (www.uspid.org), e i Parlamentari per la non proliferazione nucleare e il disarmo, PNND (www.parlamentariperlapace.it).

La matrice culturale di riferimento di questa iniziativa è dunque orientale, anche se i valori alla base del progetto hanno coinvolto e stanno coinvolgendo da anni tutto il pianeta o quasi. In Italia Senzatomica ha già battuto 44 città dello Stivale, vantando un successo di partecipazione degno del messaggio: il disarmo terrestre dalla bomba atomica entro il 2015. Fantascienza? Può darsi, ma l’importante (chi ci andrà vedrà) è crederci. La questione è fondamentale, visto che nel mondo ancora oggi sono custodite testate nucleari sempre più potenti e in numero tale da poter cancellare ogni forma di vita in pochi attimi. La loro stima per difetto arriva a oltre 16 mila, e se ne continuano a fabbricare. Sono dislocate anche sul nostro territorio nazionale, e potrebbero essere innescate per una procedura automatica sfuggita di mano, per una valutazione politica irresponsabile, o magari in seguito a un attacco terroristico. Con conseguenze irreparabili per la vita sul pianeta.

Adesso le aspettative di Senzatomica sono raddoppiare le presenze degli anni passati (180 mila visitatori) e riconfermare la gloria di quando, al suo primo varo a Firenze nel 2011, Senzatomica fu insignita dalla Medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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