Federico Dazzi, psichiatra e Giorgia Morgese, psicologa, entrambi psicoterapeuti, prendono spunto dalla loro esperienza di vita quotidiana: la distanza dai parenti più cari e dagli amici di sempre si traduce nei pranzi sul web e nella condivisione delle attività più disparate in videochiamata. Si ha la sensazione così di annullare le distanze e di abbattere quel senso di solitudine e chiusura. Sembra che i confini si aprano all’infinito attraverso il web e il tempo a disposizione permetta di fare cose che non si sarebbero altrimenti mai realizzate. “Come imparare e fare la focaccia barese con la mamma che in video ti dice se l’impasto ha l’aspetto giusto per essere infornato” dice Giorgia di origini baresi, ma che vive ormai a Roma da diversi anni.

Nasce così l’idea, quella di creare uno spazio virtuale comune dove ognuno possa mettere a disposizione il proprio tempo e il proprio know how condividendoli con gli altri. “Perché l’essere umano è un animale sociale” dice Federico. Abbiamo bisogno di relazioni, abbiamo bisogno della nostra socialità.

L’idea viene da subito condivisa con Simone Buongiorno, autore televisivo e web designer, che la accoglie con entusiasmo. E così il progetto comincia a prendere forma. In tempi record Vicini da Casa è online. I tre cominciano a lavorare uniti e a ritmi sostenuti, si definiscono “pezzi di un puzzle” proprio come il logo da loro scelto per Vicini da Casa: quattro pezzi di un puzzle che insieme formano una casa colorata.

E il quarto pezzo chi è? “Il quarto pezzo è chiunque voglia mettersi in gioco con noi! Tutti coloro che vorranno mettere in campo la propria professionalità, le proprie passioni, i propri interessi”, dicono i cofondatori di Vicini da Casa. Sentiamoci vicini restando a casa, è insomma l’augurio che Vicini da Casa invia a tutti coloro che si iscrivono.

Stiamo parlando di una piattaforma virtuale, online dal 20 Marzo 2020, figlia del lockdown da Covid-19. La piattaforma dove ognuno può condividere il proprio tempo e le proprie competenze in modo condiviso, attivo e interattivo: “Abbiamo pensato di inserire due forme di partecipazione sulla nostra piattaforma”, dice Simone, “i conduttori e i partecipanti”. Su Vicini da Casa si può infatti offrire la propria competenza ma si può anche imparare.

Perché l’obiettivo di Vicini da Casa è quello di creare delle stanze virtuali dove ognuno possa partecipare in modo attivo. Su Vicini da Casa non ci sono tutorial o le classiche dirette, ci sono gli eventi durante i quali i partecipanti non sono osservatori passivi ma sono persone che interagiscono, che preparano dei dolci  insieme ad una pasticciera, che si truccano guidate da un make-up artist, che fanno un corso di danza, di osteopatia di mindfulness seguiti da un esperto, ci sono bambini che giocano ad un, due, tre, stella!, che creano insieme con i propri genitori la propria scatola delle emozioni, che costruiscono un fiore con una bottiglia di plastica e addirittura un teatro delle ombre!

Si ci sono anche i bambini, perché i bambini come gli adulti si sono trovati all’improvviso a perdere la propria quotidianità: la propria scuola, i propri amichetti, le proprie attività del tempo libero. Quelle di sempre, quelle che garantivano loro una scansione del tempo e dello spazio, che garantivano sicurezza e stabilità. Giorgia, psicoterapeuta dell’età evolutiva fa notare come i bambini, appartenenti alla generazione dei multitasker, si siano trovati forse per la prima volta di fronte alla noia, all’improvviso privati di quel mondo che andava veloce ma che rappresentava una certezza. E così Vicini da Casa ha pensato anche a loro e ha dedicato una sezione specifica per bambini.

Il mondo ha cambiato il proprio ritmo ma questo per Vicini da Casa diventa un punto di forza. In nome della resilienza, vuole cogliere da questa pandemia un’opportunità. Quella di riscoprire gli antichi valori e recuperare un ritmo di vita che sia più a misura dell’individuo.Si propone così una mission: creare uno spazio dove trascorrere insieme del tempo, un tempo che sia di qualità, dove ci sono persone, persone che scelgono di esserci all’interno di una rete di scambi sociali attivi e condivisi.

In bocca al lupo, ragazzi e.. Grazie!

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