Non è facile. Non lo è per un genitore, non lo è per una maestra, e non lo è per un editore. Non è facile parlare di pedofilia, figuriamoci ai bambini. Eppure bisogna farlo, perchè quattro bambini su dieci, in Italia, sono oggetto di abusi da parte di un adulto. E se non si parte da loro, dall’educazione dei bambini, il fenomeno sembra inarrestabile. Il controllo degli adulti infatti non basta, per troppo tempo della giornata i figli sono lontani dai genitori. Nè basta l’ascolto passivo: spesso un genitore “non vede”, forse perchè va di fretta, o forse perchè “non ce la fa”, a vedere, ad ascotare tra le righe, a cogliere ciò che un bambino non riesce ad esprimere, soprattutto se gli fa orrore. Per non parlare di quando è il genitore stesso, quasi sempre il genitore maschio, che approfitta della fiducia incondizionata dei figli. Scenari terribili, sì.

Adesso però c’è un libro, fresco di stampa, edito da una nuova casa editrice fiorentina, Librì Progetti Educativi. E’ il primo titolo della prima collana, Collilunghi, appena inaugurata. “Mimì fiore di cactus” racconta ai bambini, in modo allegro e per nulla angoscioso, che si può dire NO anche ai grandi, se non rispettano i bambini, se fanno loro carezze che mettono a disagio. Perchè, come dice Mimì, aiutata da Gastone, il suo amico porcospino, “Il mio corpo è mio!”. Gli orchi si approfittano, si spiega nel libro, dei bambini che non hanno il coraggio di parlare, ed è per questo che è molto importante, Gastone e Mimì lo sanno bene, imparare a dire tutto. E allora brava Mimì che non entra nella cabina di un signore che la invita, quando è in piscina! Perchè non si va dal primo che passa, ed è molto meglio chiedere alla maestra cosa fare, se ci si sente in situazioni “strane”.

Un linguaggio accessibile e facile, una sorta di alfabeto emotivo per imparare a riconoscere le situazioni ambigue, il disagio, la paura, e ribellarsi, parlare. Lode a Maria Cristina Zannoner la psicopedagogista che in questa collana, come editore, ci ha messo il cuore, oltre al mestiere. Lode al disegnatore belga Pascal Lemaitre, che riesce ad essere allegro e divertente ma incisivo. Lode all’autrice, la famosa pedagoga Marie-France Botte, molto impegnata in Europa a combattere il fenomeno della pedofilia. E lode al curatore: “Il problema – spiega Francesco Fagnani, autore e illustratore, noto per la sua satira su “Cuore” – è aiutare i bambini vittime di abuso a parlare. Gli adulti per primi sono terrorizzati dagli abusi, e per questo tendono a non affrontare l’argomento, o a liquidarlo raccomandando in modo generico di ‘non parlare con gli sconosciuti’. Invece occorre affrontare argomenti quasi tabù, come l’abuso, perché i bambini sono curiosi, ‘allungano il collo’ appunto per conoscere, e questo libro lo fa in modo empatico e rassicurante, anche suggerendo ai bambini di aiutarsi tra loro”.

Ma dal 25 maggio, in libreria, anche altri due titoli per Collilunghi, sempre a tematica emotiva: nato insieme all’ospedale pediatrico Mayer di Firenze, “Nic e la nonna” affronta il lutto, la perdita, mentre “Billi Acchiappapaure” riguarda appunto le paure dei bambini: “La mission della collana Collilunghi– spiega Fagnani – è porre i bambini e le bambine al centro offrendo loro, nelle pagine del libro, un sopporto per i momenti di difficoltà della vita, e insieme fornire ai genitori uno strumento per raggiungere i propri figli e stare loro accanto”.

“Una collana per dare risposte accessibili alle domande complesse che pongono i bambini– spiega Zannoner – e che spesso mettono in difficoltà gli adulti, sia i genitori che le maestre. Noi li chiamiamo ‘libri amici’, oggetti che diventano compagni di viaggio dei bambini verso la conoscenza di sé e del mondo in cui si vive, senza paura ma con consapevolezza”. Top secret suo prossimi titoli, tre a settembre e due, potentissimi, a Natale 2017, anche se si vociferano temi che riguardano la disabilità e le nuove famiglie. Di sicuro uscirà “Volare alto” di Roberto Piumini, vate della letteratura dell’infanzia italiana, che racconta come trovare gioia nei piccoli momenti della vita.

Tenete d’occhio, mamme, questa collana: è il mio consiglio.

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