Con Cinzia Massironi e Elisabetta Spinelli, per la eccellente regia di Raffaella Morelli, dal 7 al 12 gennaio va in scena “Tosca e le altre due”. Il Teatro Belli omaggia l’acuta e colta comicità di una donna, attrice, immortale, Franca Valeri, che firma la pièce.

Tosca è proprio lei, sì, il personaggio pucciniano. La storia, portata in scena per la prima volta al teatro Valle nel 1986, è, come voluto dalla Valeri, una sorta di “Effetto Droste” o di “Mise en Abyme”, ossia di un’opera dentro l’opera: “Un ironico racconto – spiega la regista Raffaella Morelli – che si svolge nella portineria di Palazzo Farnese, fra la guardiana e la moglie del boia, mentre al piano nobile si consuma la tragedia della cantante Tosca e del suo amante, il pittore Cavaradossi”.

Morelli ha voluto riportare in scena il testo per omaggiare il prossimo centenario della Valeri, e riesce a aggiungere profondità e umanità ai personaggi. Nei due ruoli di Emilia, la portinaia e di Iride, ex-attricetta di dubbi costumi, Cinzia Massironi e Elisabetta Spinelli danno vita a una memorabile coppia di personaggi femminili, che in una scoppiettante alternanza di battute, richiama lo spirito della commedia dell’Arte. Il testo infatti nasce dalla raffinata comicità di Franca Valeri, che per un momento ha immaginato ciò che accadeva nella portineria di Palazzo Farnese, dove, nel corso di una lunga notte, facevano amicizia la custode Emilia e la Iride, moglie del boia. Una coppia sui generis che spia e origlia i piani alti dell’aristocrazia, dove la vicenda di Tosca andava assumendo sempre più toni tragici. In questo scenario le due donne parteggiano accanitamente, l’una per il cattivo barone Scarpia e l’altra per la sventurata Tosca.

Il dramma pucciniano invece riguarda la storia d’amore e di morte che si consuma a Roma nel giugno del 1800, all’indomani del fallimento della Repubblica Romana di Napoleone, quando lo Stato Pontificio sostenuto dall’esercito borbonico, rastrella la città catturando i partigiani della Repubblica. In questo contesto, il pittore bonapartista Mario Cavaradossi e la sua amante Floria Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa. Sulle tracce del fuggiasco c’è però anche il capo della Polizia Pontificia, il barone Scarpia, anch’egli innamorato della bella Tosca che approfittando della situazione, non perde l’occasione per cercare di sedurla. L’opera drammatica finisce in tragedia, come ogni tragedia che si rispetti: muore il fuggiasco, muore il cattivo per mano della bella, muore il pittore e, dulcis in fundo, muore anche Tosca suicida. Una storia che conosciamo tutti, rappresentata centinaia di volte in tutto il mondo.

Ed ecco com’è buffa, conoscendo il contesto, conoscere invece la storia di “Tosca e altre due”.

Lo spettacolo che si avvale dell’elegante e preziosa collaborazione della scenografa e costumista Lilia Rossi e delle raffinate luci di Alessio Pascale, sarà arricchito dal contributo delle video proiezioni di Tancredi Capucci, Emma Corazzi e Enrico Zaccheo, con l’amichevole partecipazione di Enzo Curcurù.

Info: https://www.abbonamentopertutti.it/spettacolo?id=3

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