Martedi 24 gennaio alle ore 20, al Complesso Monumentale Dioscuri del Quirinale, teatro che fu del Papa, Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili che ha traghettato l’Italia in Europa in quanto a diritti umani, presenta il romanzo di Eugenia Romanelli “La donna senza nome”, insieme alla giornalista Annarita Carbone e le letture di Nadia Perciabosco. Un libro, uscito ormai un anno fa, che ha fatto parlare a lungo la stampa nazionale proprio nel momento in cui veniva discussa la legge. Raccontando infatti della storia d’amore tra Emma, nata da due madri, e Alberto, cresciuto dal nonno, il testo apre una serie di domande sugli immaginari da costruire per creare un nuovo mito dell’origine che sia in grado di rappresentare la contemporaneità.

Anche per la scelta del finale, un colpo di scena decisamente inaspettato, in molti hanno discusso sugli effetti che la procreazione omosessuale può avere sui figli: Melania Mazzucco ha eletto questo libro come il “seguito spirituale” del suo “Sei come sei”, ma anche intellettuali come Delia Vaccarello su L’Unità, il capo cultura Ansa Elisabetta Stefanelli, o testate come Il Fatto Quotidiano, La Repubblica, Gioia, Vanity Fair, Il Corriere della Sera, hanno dato grande spazio al libro, che adesso Cirinnà porta in un luogo fortemente simbolico. “E’ importante che artisti e creativi – ha detto Cirinnà – diano il loro contributo prezioso per cambiare l’immaginario sulla famiglia, che oggi non è più un modello unico ma si declina in tanti modelli diversi”.

L’evento fa parte di ARTenergia 2017, rassegna internazionale di arte contemporanea organizzata dall’Istituto Luce di Cinecittà e dall’Associazione Culturale Cassiopea, con il patrocinio di Comune, Regione e Provincia di Roma, Accademia delle Belle Arti di Roma, e dal Comune di Amatrice, dato che quest’anno, come vuole il titolo “Generazioni a confronto”, verranno accostati i “magnifici quattro” Decani dell’Arte (Bellardi, Bizzarri, Campus e Turina) a 35 alunni dell’ Istituto Capranica di Amatrice, con le loro 9 opere ispirate agli stati d’animo conseguenti al terremoto. All’inaugurazione, il 20 gennaio, saranno presenti, oltre a Romanelli, il Professor Gianni Turina e il Maestro Ennio Calabria, e per una settimana sarà possibile godere del progetto di Gustavo Baldissera, ideatore della manifestazione e presidente dell’Associazione Cassiopea: “L’obiettivo di questa rassegna – spiega – è di individuare nell’arte e nelle sue precipue espressioni un luogo privilegiato in cui è possibile comunicare i “saperi” e le “esperienze” dell’essere umano al di fuori della dilagante logica che “tutto è mercato”, che oggi di fatto assegna alla produzione dei beni e dei servizi un posto dominante nella scala dei valori e degli obiettivi della società contemporanea. L’arte, che è per sua naturale e storica vocazione un’espressione del sapere e delle esperienze di vita, sa creare un’occasione di confronto tra diverse generazioni fino a consentire una migliore comprensione della contemporaneità e una opinione convincente su quanto il futuro può riservare”.

Tra gli altri appuntamenti, anche l’astro nascente della fisarmonica Sara Convertino, il 23 gennaio, in un recital di poesia e fisarmonica dal titolo “40 minuti d’estasi”, affiancata dalla poeta Antonella Pagano, e, il 27 gennaio, “La contessa di Castiglione”, teatro-conferenza a cura di Luigi Lancetti.