Lobbying. Per alcuni una parolaccia, malanno di una società corrotta e monopolizzata, schiava di poteri occulti e ricattabile. Per altri invece è attività fondamentale per la democrazia. Come districarsi tra immaginari così opposti, e quale posizione prendere, in accordo coi propri valori e credenze ma anche con i meccanismi virtuosi della contemporaneità? Chi non ama la laicità del pensiero, chi non si diverte a scovare i suoi stessi pregiudizi per smontarli, può smettere di leggere. Ma non è il tuo caso, tu, sì, proprio tu che mi segui dall’inizio e che ritorni fiducioso su una pagina che tratta argomenti borderline e che pratica l’arte plurale dei punti di vista. Professione lobbista: risorsa o presenza imbarazzante? E’ questo il titolo dell’incontro organizzato da Telos A&S al Salone della Giustizia di Roma, martedi 11 aprile 2017 alle 10.30. “Nel dibattito pubblico – spiega Mariella Palazzolo, fondatore di Telos e direttore di Fipra Italy, il più esteso network globale indipendente di Government & Public Affairs – la figura del lobbista è considerata al limite della legalità, ma non è così. Il lobbying è un’attività professionale seria, e fondamentale per la pluralità in una democrazia. Liberare il lobbying da faccendieri e facilitatori è l’unico modo per dare alla professione la dignità che merita”.

Un tema di grande attualità che aiuta a difendersi da virus pericolosi come qualunquismo e complottismo che già da qualche tempo hanno cominciato a contagiare interi gruppi sociali e che rischiano di fare esplodere un’epidemia trasformando irrimediabilmente il cittadino in un cultore del luogo comune deprivandolo del suo anticorpo fondamentale: l’esercizio di critica. L’incontro si pone gli obiettivi di spiegare chi è il lobbista, cosa fa e come fa il suo mestiere, e di affrontare il tema della regolamentazione dell’attività di lobbying in modo realistico.

Ma basta regolamentare la professione del lobbista o serve disciplinare la partecipazione ai processi decisionali? “Compito dell’attività di lobbyingn – spiega Palazzolo – è aiutare i gruppi di interesse a portare all’attenzione del decisore pubblico come Governo, Regioni, Comuni, ecc, proposte e punti di vista da prendere in considerazione nell’attività legislativa. Il lavoro del lobbista è presentare un’istanza, lasciando al legislatore la libera decisione democratica”. In altre parole, far ascoltare una voce, mai ottenere un favore.

Il convegno si articola in tre sessioni:

Una professione dalla pessima fama.

Intervengono: Simone Crolla, consigliere delegato di American Chamber of Commerce in Italy; Mark MacGann, Chief External Affairs Officer e membro del Global Executive Committee di VimpelCom, senior advisor del Board di Uber; Michele Ziosi, direttore relazioni istituzionali Europa, Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico CNH Industrial; Mariella Palazzolo, Telos A&S. Modera: Silvia Borrelli, giornalista economica.

Il lobbista come mediatore culturale tra impresa, politica e istituzioni. Intervengono.

Marco Di Maio, deputato Commissione Finanze; Rosaria Iardino, Fondazione The Bridge; Paolo Zanenga, Diotima Society, Scuola di Epipolitica; Marco Sonsini, Telos A&S. Modera: Flavia Trupia, PerLaRe (Associazione Per La Retorica).

Processo alla lobby: minaccia o risorsa per la democrazia?

Intervengono: Riccardo Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Michele Corradino, componente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; Gerardo Villanacci, professore presso Università Politecnica delle Marche; Francesco Bonifazi, deputato e tesoriere del Partito Democratico; Mariella Palazzolo, Telos A&S. Modera: Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera.

Leggi su l’Espresso