Eravamo a un bar di Piazza Istria, a Roma. Mi avevi raggiunta per parlare di un tuo nuovo programma, mi volevi come co-conduttrice: tu avresti parlato di musica e io di libri, volevi mixare le due arti, metterle in dialogo. E invece finimmo col fondare ReWriters, ti piacque la mia idea di cambiare il mondo. Tu avevi già passato i 60, io mi avvicinavo ai 50, nessun entusiasmo da primo pelo, insomma. Eri indomito, esplosivo, inarrestabile, sorprendentemente generoso e umano in un ambiente inaridito, avaro, diffidente.

Ernesto e Carl Brave al ReWriters fest.

Il Manifesto dei ReWriters, lo stavamo cambiando davvero il mondo

Scrivemmo un manifesto, quello che oggi è il Manifesto dei ReWriters, i riscrittori e le riscrittrici dell’immaginario: un mese fa abbiamo raggiunto il milione di persone. Dal nostro manifesto è nato l’S-assessment, il primo strumento scientifico per misurare l’impatto sociale delle organizzazioni: il Dipartimento di ingegneria di Sapienza Università di Roma (DIAG) ha studiato i nostri 16 punti e ci ha fatto un progetto di ricerca. Lo stavamo cambiando davvero il mondo. E tu che fai? Ci molli così?

Ernesto e Luca Barbarossa al reWriters fest.

Mi stavi mandando l’articolo di marzo per il tuo blog, avevamo appena iniziato a costruire il ReWriters fest. 2024, alla sua quarta edizione, noi come direttrice e direttore artistici. Mentre scrivo queste righe con gli occhi appannati dalle lacrime, il cellulare mi squilla di messaggi di condoglianze, ti amavano tutte, tutti. I nostri 100 blogger per primi.

Ernesto e Giovanni Truppi al ReWriters fest.

Anche se mi tenevi un po’ a distanza, dopo la nostra litigata furibonda: negavi, ma invece era così, non era più la stessa cosa. E’ vero, continuavi a prendermi in giro come sempre e a chiamarmi affettuosamente romanelli. Ma non riuscivo più ad acchiapparti, mi sfuggivi tra le mani, secondo me un po’ avevi cominciato a temere il mio caratteraccio. Però ribadivi sempre la tua promessa, ogni volta che, insicura che il tuo affetto fosse mutato, ti chiedevo conferma: io sono definitivo, mi dicevi

Ernesto e Max Gazzè al ReWriters fest.

Ci sei sempre stato

Ed era vero: ci sei sempre stato, non te ne sei mai andato. Anche quando non c’erano soldi, anche quando non eravamo d’accordo, anche quando era faticoso. Eri consapevole dei tuoi limiti, li mettevi sul tavolo, allegro e sincero, e ti comportavi da amico vero, anche a costo di dispiacermi, come quando mi riferivi alcune voci di corridoio per mettermi in guardia.

Quando nacque questa testata, io ero la direttrice responsabile, tu il direttore editoriale. Mettesti in piedi la nostra collana, producendo da solo i primi 5 numeri: li chiamammo mag-book, ci inventammo questo nome insieme, giocando con le parole. Ti piacque tantissimo, e nelle interviste li ribattezzavi giorna-libro, preferendo l’italiano. Coinvolgesti anche tua figlia, che è stata nostra blogger.

Dovevi intervistare tu, il primo marzo, BigMama: l’avevi coinvolta durante Sanremo: non perdevi occasione per far conoscere ReWriters. A settembre 2023 avevi preso il mio posto per condurre il format ReWriters Game-changer, coinvolgendo grandi artisti come Paola Turci, Piero Pelù, Nina Zilli, Coez, Frah Quintale. Basta guardare quanti cantautori e cantautrici sono tra i nostri Testimonial per capire il valore con cui hai contribuito a far fiorire il nostro progetto.

Ernesto e Alex Britti al reWriters fest.

Nel 2022 abbiamo creato il Premio Assante: volevi promuovere cantautori e cantautrici emergenti: lo faremo vivere!

Un giorno mi hai detto:

“io sto sempre dalla tua parte, non mi importa sapere come stanno le cose”

E’ la stessa cosa che penso quando guardo mia figlia.

Vi lascio questo video del nostro festival, con lui che lo promuove, appassionato come era sempre e di tutto:

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