Il 18, 19 e 20 novembre dalle ore 9:00 alle ore 18, presso la sede del Municipio III in Piazza Sempione a Roma, va in scena il nuovo appuntamento della mostra internazionale itinerante Senzatomica. Il soggetto della mostra (soggetto d’arte) è davvero particolare, dato che nei fatti si tratta di una campagna di sensibilizzazione per il disarmo nucleare, obiettivo dell’agenda delle Nazioni Unite per il disarmo 2018 (“Securing Our Common Future”, “Assicurare il nostro futuro comune”, ndr).

Promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, coerentemente con l’impegno per la pace che lo caratterizza da sempre, con le adesioni di altri movimenti internazionali come la campagna I-Can promossa da International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Mayors for Peace, e le Pugwash Conferences on Science and World Affairs, Senzatomica è una mostra che mette in luce una serie di passaggi (storia, arte, senso della vita) per toccare il cuore e la mente dei cittadini italiani affinché prendano consapevolezza della perdurante minaccia nucleare, rifiutino il paradosso della sicurezza fondata sul possesso di armi atomiche, e rivendichino, insieme ai cittadini di tutti i Paesi del mondo, il diritto ad un mondo libero da simili ordigni.

Lo scopo più immediato della campagna è dunque la creazione di un movimento di opinione volto alla firma e alla ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) approvato all’ONU nel luglio 2017 e alla sua universalizzazione.

Inaugurata nel 2007 a New York e accolta poi in molti altri paesi – tra cui Canada, Nuova Zelanda, Nepal, Argentina, Serbia, Svizzera, Norvegia, Austria – la mostra è stata allestita per la prima volta in Italia a Firenze, tra marzo e aprile del 2011 e da allora non si è più fermata, itinerando in ogni regione dello Stivale senza sosta.

Nello storico discorso al Peace Memorial di Hiroshima del 27 maggio scorso il Presidente degli Stati Uniti Obama ha affermato: “Tra le nazioni, come la mia, che detengono arsenali nucleari dobbiamo avere il coraggio di rifuggire la logica della paura e perseguire un mondo senza queste armi. Potremmo non raggiungere questo scopo finché sarò ancora in vita, ma i nostri sforzi perseveranti possono ridurre le possibilità di andare incontro a una catastrofe. Possiamo tracciare la strada che conduce alla distruzione di questi armamenti”.

Per lasciare davvero alle spalle l’era del terrore nucleare – spiega la Soka Gakkai – è però necessario mirare a un obiettivo ancora più essenziale e profondo: “Combattere contro il vero nemico, che non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le costruiscono e le possiedono, bensì il modo di pensare che giustifica l’opzione annientamento totale degli altri come accettabile, l’incapacità di gestire costruttivamente i conflitti riducendoli a mera violenza. La partecipazione a questa impresa è il dono più prezioso che possiamo offrire al futuro. E, in questa impresa, i giovani svolgono inevitabilmente il ruolo più importante. Per questo Senzatomica dedica un’attenzione del tutto particolare al coinvolgimento delle Scuole, dalla Primaria fino alla Secondaria di secondo grado”.

Info: www.senzatomica.it

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