Definita dall’Agenzia Stampa Internazionale AFP “The italian Digital Artist“, Maria Beatrice Alonzi, classe 1985, è un’artista da tenere d’occhio. Borderline quanto basta per essere segnalata in questo blog, brilla infatti per la voluta ambiguità tra i linguaggi del web, della tecnologia e del teatro. Con oltre 4.000.000 di views ottenute negli ultimi mesi grazie a campagne innovative sulle donne, contro la violenza domestica e sul sessismo, insieme alla vincitrice del Roma Fringe Festival Giorgia Mazzuccato, ha fondato il progetto La Siti – Scuola Internazionale di Teatro all’Improvviso – con cui sarà in scena a Hollywood e San Diego in estate, con la co-produzione di Fringe Italia.

Di sicuro La Siti contiene un forte elemento di rottura nel mondo dello spettacolo classico, del palcoscenico come siamo abituati a pensarlo: negli spettacoli infatti il pubblico è protagonista ed irrompe sulla scena fino ad abbattere totalmente ‘la quarta parete’ (il metodo da loro ideato e depositato, il Metodo MIT®, si basa sul far mettere lo spettatore nei panni dell’altro che narra). La Siti sta entrando adesso anche nelle scuole per coinvolgere gli insegnanti contro il bullismo, la frustrazione, l’odio di genere: “Facciamo mettere gli studenti al posto delle vittime: a quel punto, diventa quasi impossibile continuare ad essere violenti e ad odiare”, dice l’artista.

Una delle sue campagne più riuscite è stata senza dubbio quella in collaborazione con la Polizia di Stato “Se l’amore fa male sai dove scendere”, un video pubblicato nel giorno di San Valentino, dedicato alle donne vittime di violenza, insieme ad una mappa dove sono indicati tutti i commissariati nei pressi delle stazioni metro. Molto successo ha ottenuto anche il video sul sessismo delle donne, nato pochi giorni dopo la querelle scatenata dal servizio sulle donne dell’Est andato in onda durante il programma “Parliamone sabato”, condotto da Paola Perego.

Ma l’aspetto più innovativo e interessante è il tentativo ben riuscito di unire strumenti agli antipodi come il web e il teatro. Del resto, il teatro non è solo una fabbrica di emozioni ma un vero e proprio mezzo per comunicare con il pubblico. Un mezzo antico, nato per il popolo, per parlare alla gente, esattamente la stessa funzione che oggi esercita il web: “Un attore dovrebbe riuscire a padroneggiare qualsiasi mezzo di comunicazione, a partire da quello più diffuso”. Ed ecco che Maria Beatrice Alonzi, con le sue campagne digitali, con i suoi spettacoli social, riesce a rappresentare questa nuova figura che, nonostante la modernità del mezzo, torna alle origini dell’essere attore.

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