Diplomacy ’17 è un viaggio nella geopolitica, che dal 19 al 27 ottobre a Roma apre le porte di luoghi istituzionali, università e ambasciate per incontrare i giovani. L’ottava edizione, intitolata “Principi e princìpi – Il sistema geopolitico fra interessi nazionali e valori universali”, vuole stimolare infatti un nuovo dialogo, non solo con gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto con i ragazzi, studenti e appassionati, per assumere nuovi punti di vista sullo stato attuale della diplomazia, in bilico fra politiche risolute e approcci multilaterali.

Principi e Princìpi: è vero, basta un accento per passare dall’individuo alla collettività, ed è questo il concept del festival itinerante, un viaggio nella città e nelle sedi, consolati, atenei, luoghi d’incontro della politica internazionale che ospiteranno una sessantina di eventi e relatori per discutere su come cambiano le relazioni internazionali quando le leadership populiste si scontrano con i valori di solidarietà e responsabilità multilaterale.

Una manifestazione diffusa, che con il coinvolgimento di prestigiosi partner scientificivedrà alternarsi in tavole rotonde e incontri specifici alcuni tra i massimi esponenti del pensiero politico e sociale contemporaneo: da Daniel Drezner a Simon Anholt, da Giampiero Massolo a Beatrice Covassi, passando per Michele Valensise, Enrico Giovannini, Paolo Magri e Michael Klare, con l’apertura lavori affidata a un artista del calibro di Michelangelo Pistoletto, che dialogherà con gli Ambasciatori di Cuba e Colombia.

In un’epoca in cui la personalità dei leader mondiali sembra prevalere sull’arte della diplomazia, superando e in alcuni casi calpestando il modello classico della concertazione e della trattativa arrivando a prove di forza e tweet minacciosi,  le relazioni internazionali cambiano segnando la crisi della politica e i valori che da sempre caratterizzano le relazioni internazionali. Con l’intento di riportare al centro il dialogo e il confronto tra i popoli, Diplomacy 2017 mette in campo un’agorà di diplomatici, rappresentanti istituzionali, personalità del mondo accademico, insieme a un parterre de roi di esperti nel settore finanziario e imprenditoriale che si confronteranno alla ricerca di strumenti collettivi, nuove idee e valori condivisi che possano superare l’opposizione e l’ostilità nei riguardi della politica e riaffermare le ragioni della convivenza e dell’integrazione al posto degli interessi nazionali. Ed eccolo il claim: mettere al centro la politica vera, escludere i dictat e i personalismi per rimettere al centro gli interessi della società tutta intesa come mondo.

Fulcro della manifestazione e punto nevralgico d’incontro attivo e non silente quest’anno saranno gli atenei romani, che parteciperanno con gli studenti per parlare dei principi base della politica. Un vero investimento per il futuro della diplomazia e delle relazioni internazionali che parte dalle nuove generazioni. I temi? Leadership e Politica; Migrazione, Sviluppo e Integrazione; La Cultura come strumento per abbattere i muri; La geopolitica delle risorse; Difesa, Sicurezza e Antiterrorismo; Cybersecurity; La Governance della Difesa Europea; Libero Scambio, Nazionalismi e Protezionismi; Deglobalization: ritorno allo Stato Nazione.

Il festival, a cui è stata assegnata la Medaglia del Presidente della Repubblica, si svolge con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

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