Dal 18 giugno al 5 agosto, a Villa Ada, secondo parco della città, ogni sera alle 21.30, proprio in riva ad un laghetto fresco e romantico, via a concerti live da mozzare il fiato in quella che è considerata all’unanimità una delle manifestazioni musicali più interessanti della penisola.

Siamo alla – udite udite – 26esima edizione di un festival, Villa Ada Incontra il Mondo, che non ha eguali in Italia per la capacità di mixare generi, integrare visioni e stili musicali, unire mondi altrimenti divisi, includere, prestare ascolto (non solo canoro), connettere. Netta la mission: dare ascolto a ogni voce, e si vede dalla programmazione.

Grandi nomi internazionali accanto ad emergenti italiani, oppure i più accreditati artisti italiani con artisti di altre nazionalità, meno noti. Un festival capace di raccontare in modo virtuoso la frammentazione di questo tempo. Del resto il claim parla chiaro: «Nulla si sa, tutto s’immagina», un omaggio incrociato a Fellini e a Pessoa.

E allora, rimboccatevi le mani e preparatevi a questi 49 giorni no-stop di musica nella natura e natura nella musica, pronti a farvi soggiogare dalle performance di artisti spregiudicati, dissacranti, sofisticati, docili, anticonformisti o dolcissimi, ma anche a farvi coinvolgere in  appuntamenti culturali, sociali, ambientali, gastronomici, fino alle attività per i bambini e per il benessere.

Qualche esempio per assaggiare l’acquilina in bocca? Martedì 18 giugno apre la kermesse il gruppo musicale roots reggae statunitense capitanato da Harrison Stafford, i Groundation, giovedì 20 giugno, in occasione della Giornata internazionale del migrante e del rifugiato – #Withrefugees Live, arriva una leggenda della musica italiana, Nada, accompagnata dall’Orchestra dei bracciantiIl 26 giugno è da segnare: in scena una delle voci più importanti del nuovo cantautorato italiano, Giovanni Truppi, e a seguire i Modena City Ramblers (27 giugo)

Su luglio segnaliamo in particolare uno dei cantautori più controversi della musica italiana, Giovanni Lindo Ferretti, seguito dai ritmi sperimentali deli Zu e da quelli afro-beat degli I hate my village (2 luglio). Dal deserto del Mali arrivano gli ipnotici Tinariwen (3 luglio). Attesissimi i Nouvelle Vague (15 luglio), la band francese che ha conquistato il mondo con cover in chiave bossa nova di classici del punk e della new wave.

Spazio alle donne invece il 16 luglio, con Monica Guerritore che recita Alda MeriniLatte e i suoi derivati, invece, il 29 luglio, e il 30 la carica di Neapoletan-funky di James Senese Napoli Centrale. Ad agosto, invece, non perdetevi il reggae degli Easy Star All-stars.

Divertente anche cenare lì: l’Osteria della Villa e i presidi di street food propongono prodotti rigorosamente biologici certificati, provenienti dalle migliori aziende artigianali nazionali.

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