Questa volta, invece di parlare delle iniziative degli altri, vi racconto la mia. Il format è semplice, eppure non ne esiste uno simile in altre parti del mondo: scrittori, giornalisti e artisti, tutti insieme per accompagnare i viaggiatori alla scoperta delle città. Ma come? E’ questo il punto. Il progetto pilota parte da Roma (qui la mia intervista ad Ansa), ed è nato dopo che un compagno di liceo, oggi proprietario di una delle più importanti agenzie di ospitalità sulla capitale, ricevette una richiesta curiosa da parte di un noto e amatissimo attore americano: essere accompagnato per la città da uno scrittore. Mi chiese il favore di farlo, e da lì l’idea. L’attore, innamorato dell’Italia, cercava un rappresentante dell’intelligentia romana, un intellettuale che gli facesse da chiave d’accesso privilegiata alla città, uno story-teller professionista che fosse capace di improvvisare un testo orale, di creare una narrazione avvincente apposta per lui sui luoghi in cui si trovava. Voleva che i luoghi prendessero vita, desiderava essere trasportato nelle vicende della storia dei quartieri.