* Eugenia Romanelli, Presidente dell’Associazione Culturale ReWriters, ogni mese firma un editoriale per L’Espresso sulla riscrittura dell’immaginario contemporaneo

Ormoni bioidentici e low dose medicine in menopausa” è il titolo dell’ultimo libro del prof. Osvaldo Sponzilli, medico chirurgo, specialista in medicina naturale, con il contributo di altri colleghi appartenenti a varie discipline, dalla ginecologia alla cardiologia, dalla farmacologia alla medicina funzionale. È il primo libro in Italia a parlare dei possibili interventi medici realizzabili attraverso la BHRT (terapia sostitutiva con ormoni bioidentici) che si contrappone alla TOS, terapia tradizionale sostitutiva con ormoni chimici, costituita da estrogeni equini coniugati e medrossi-progesterone acetato.

Pochi sanno che dalla patata dolce americana (Wild Yam) è possibile ottenere tutta la catena ormonale femminile identica a quella prodotta dal nostro organismo: stiamo appunto parlando degli ormoni bioidentici, vegetal origin, che medici esperti nel settore possono prescrivere. A differenza degli ormoni classici non sono in vendita in farmacia, ma preparati in laboratori galenici specializzati su prescrizione magistrale del medico.

“Sempre più spesso molte donne vengono da me – racconta Sponzilli – chiedendomi formulazioni ormonali alternative, fitoestrogeni, ecc., perché le percepiscono come un’alternativa più sicura alle terapie chimiche. Stiamo parlando prevalentemente e soprattutto di donne in pre-menopausa o menopausa, un momento molto delicato della vita in cui spesso ci si sente vulnerabili, soprattutto a fronte del dissolversi della normale fisiologia e a volte anche in preda all’angoscia dell’invecchiamento. Queste donne hanno per vari motivi paura di entrare nella terapia ormonale sostituiva classica soprattutto se hanno avuto un tumore al seno ed hanno chiare controindicazioni ad intraprenderla o se l’hanno seguita e poi sospesa per vari motivi”.

Nata negli Usa e in Inghilterra, si è gradualmente diffusa in tutta Europa. In Italia la dottoressa Stefania Piloni, che ha scritto la prefazione e vari capitoli di questo volume, è stata una delle prime a metterla in pratica nel centro Ginecea di Milano, seguita da altri specialisti tra cui il professor Osvaldo Sponzilli a Roma. “La BHRT – spiega Piloni – viene generalmente utilizzata quando le persone invecchiano e i livelli ormonali diminuiscono, in particolare per le donne in perimenopausa o menopausa. Serve per aumentare i livelli degli ormoni che sono diminuiti e migliorare i sintomi della menopausa come le vampate, le sudorazioni notturne, i cambiamenti di umore, la perdita di memoria, l’aumento di peso, la secchezza vaginale, il dolore nei rapporti, la perdita del desiderio sessuale, l’invecchiamento cutaneo, i problemi del sonno ed eventuali sindromi depressive”.

Tuttavia la BHRT ha altrettanto validità in molti sintomi dell’andropausa e comunque come terapia antiaging per entrambi i sessi. Stiamo infatti parlando della nuova frontiera della gender medicine, su cui questo libro è incentrato (guarda il book-trailker qui), spaziando anche sulle prospettive innovative dell’ormonoterapia regolativa low dose, dei fitoestrogeni, dell’omeopatia, dell’agopuntura, della fitoterapia, della oligoterapia, delle vitamine, degli integratori specifici e della nutriceutica.

Il 12 maggio alle 18, in diretta streaming e in anteprima nazionale, sul portale di Sinergie Vitali, modererò la presentazione del volume alla presenza del curatore ma anche della dottoressa Stefania Piloni, del dottor Giovanni Francesco di Paolo e dell’editore Gianni Canonico (prenota qui il tuo posto). Un libro che può essere letto dalle donne di qualsiasi età, ma anche da tutti gli specialisti che si interessino al benessere delle donne in premenopausa e menopausa.

Ricordiamo che il Movimento Culturale ReWriters è impegnato nella mission di riscrivere l’immaginario della contemporaneità per costruire nuovi paradigmi valoriali e reti di senso che possano orientare le prossime generazioni a sviluppare buone pratiche in nome della sostenibilità, dell’inclusione, del pluralismo. Ecco il nostro Manifesto ed ecco la nostra campagna di crowdfunding, se vuoi gentilmente sostenerla e diventare come noi un riscrittore o una riscrittrice.

Continua a leggere su L’Espresso.