In pochi mesi la neonata casa editrice Librì ha conquistato il cuore di 20 mila insegnanti e 500 mila bambini e sembra davvero mantenere le promesse fatte a sé stessa: cambiare la cultura italiana in una generazione. Stiamo parlando di un nuovo progetto educativo, una sorta di “scuola nella scuola” che l’audace Librì, timonata da una donna, Cristina Zannoner, sta lanciando in tutta Italia: “Basta, bisogna fare qualcosa, dobbiamo rimboccarci le maniche e trascinare a forza il nostro paese fuori dalla crisi e dalle sue arretratezze – spiega Zannoner. E lo si può fare per davvero solo partendo dall’educazione”.

Target di Librì sono anche i piccolissimi, infatti alle educatrici che ne fanno richiesta, la casa editrice manda gratuitamente i kit anche alle scuole materne: “Nel kit le insegnanti trovano una guida per come usare i materiali e vari oggetti, di solito dei libri illustrati o dei giochi o dei concorsi da fare in classe, tutti sempre a tema educativo”. Temi effettivamente fondamentali per uno sviluppo virtuoso di qualsiasi personalità ma anche del mondo stesso: promozione della gentilezza, rispetto delle diversità, sostenibilità ambientale, educazione finanziaria e alimentare, etc.

Non solo, a breve anche una collana di libri per bambini a distribuzione Giunti per aiutarli ad elaborare emozioni e concetti delicati come il lutto, o a fare prevenzione sugli abusi. “Se educhiamo i nostri figli al rispetto e alla difesa della vita in tutte le sue declinazioni ed espressioni – dice Zannoner – essi saranno degli adulti responsabili, virtuosi, attori di buone pratiche in qualsiasi aspetto della loro esistenza, dalla gestione delle risorse a quella degli affetti, saranno lavoratori onesti, imprenditori etici, creativi intelligenti”.

Basta aprire il sito di Librì per capire come le fondamenta del progetto siano proprio una sorta di “nuova etica della contemporaneità”: in primo piano, infatti, la “Carta etica” a cui chiunque voglia interrelarsi con loro deve aderire: non-discriminazione, pari opportunità, condivisione di risorse, valore di scambio, creazione di nuovi immaginari inclusivi, empowerment dei soggetti più deboli, fino alla determinazione di fondare una nuova imprenditoria impegnata a favorire la ristrutturazione e lo sviluppo del paese in tutte le sue potenzialità.

Nelle classi che ne fanno richiesta, arrivano anche kit per partecipare a concorsi educativi, con un tema a scelta e preziosi premi in palio, come lavagne e altri materiali didattici utili a migliorare la vita in aula. “Nessuna competizione con la scuola pubblica – assicura Zannoner – semplicemente diamo una mano, perché l’Italia è piena di insegnanti volenterosi e capaci ma che non sempre si trovano nelle condizioni di poter alzare il livello della didattica, entrare in profondità di alcune materie, coinvolgere i ragazzi su questioni importanti che magari non fanno parte dei programmi”

Anche gli adolescenti sono bersaglio di quest’impresa ambiziosa, infatti Librì ha appena chiuso un accordo con Blasteem, piattaforma italiana, per cui produrrà contenuti “+”, appunto con l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi a tematiche che non siano solamente “un consumo compulsivo e random di spazzatura digitale”.

Insomma, una casa editrice “diversa”, non solo per il fatto di essere formata per il 95% da donne, ma soprattutto per un modo non convenzionale di fare business e per l’idea di una innovazione sociale a partire dagli strumenti più antichi, i libri e la cultura: “La cultura e l’educazione – conclude Zannoner – sono l’arma più affilata contro il degrado in cui rischiamo di sprofondare tutti quanti se non reagiamo a questo stallo epocale nel quale siamo rimasti impantanati. Se non cambia l’immaginario su cui costruiamo i nostri valori ormai sempre più logori e corrotti, nessuna politica potrà mai avere presa”.

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