Proprio in questi giorni sta girando tra le chat delle mamme un audio esilarante che è diventato virale: tre minuti e tredici secondi di sfogo di Mariella che non ne può più delle sue “colleghe” mamme che si confrontano senza sosta su WhatsApp per ogni attività scolastica, ludica o sportiva, ma anche per qualsiasi quesito del momento, anche estemporaneo. “Donne che scrivono a tutte le ore – racconta Cifola – invadendo le nostre vite”.

Si tratta dell’audio di un pezzo della puntata di venerdì 22 settembre di 610 Sei Uno Zero, il programma di Lillo, Greg e Alex Braga in onda dal lunedì al venerdì alle 13.45 su Radio2, cui partecipa anche la Cifola. Il tema è talmente di attualità, che Giulia Ricciardi ci ha scritto un testo e, con la regia di Michele La Ginestra, lo ha portato a teatro. Protagonista naturalmente Federica Cifola, insieme alla stessa Ricciardi e a Beatrice Fazi. Proprio stasera, martedì 26 settembre 2017, per inaugurare la nuova stagione del Teatro Golden di Roma, sarà possibile vedere la prima di “Le bisbetiche stremate“, che resterà in scena fino al 15 ottobre.

Una commedia esilarante che arriva dopo il successo di pubblico di “Parzialmente stremate” e “Stremate dalla luna”, sempre interpretate dalle tre attrici, che costituiscono una specie di filone per raccontare l’affascinante, quanto variegato e a tratti surreale universo delle donne di oggi.  Sul palco, le tre interpreti si divertono e portano in scena con grande complicità e affiatamento uno spettacolo che, tra le tante risate, riesce però a toccare temi importanti e attuali e a riflettere sulla contemporaneità, vista dal punto di vista delle mamme e delle donne.

“ll personaggio di Mariella viene dalla mia esperienza personale di madre in chat, madre di due figlie con ben otto chat di classe – racconta Cifola ridendo. Lo so che è politicamente scorretto parlare con rimpianto della vita che facevi prima della maternità, quando eri libera e indipendente mentre ora non puoi fare un passo senza la tata, ma forse farlo aiuta me e noi tutte a riderci sopra”. La fatica di essere madre, ben raccontata anche da un altro suo spettacolo, “Mamma…zzo”, oggi ha acquisito una peculiarità in più, che è quella della digitalizzazione di ogni informazione e che di fatto non solo sostituisce, ma spesso nevrotizza, i rapporti umani. Rapporti umani, anche quelli tra le mamme, così necessari per costruire quella rete di solidarietà e mutua assistenza che permette di migliorare la qualità della vita e delle giornate, e che quindi vanno difesi e protetti da qualsiasi interferenza: “L’interferenza, nella contemporaneità, il vero pericolo di oggi – spiega Cifola – è proprio di essere fagocitati da un diluvio di parole inutili e prive di reale umanità”.

Stasera però le nostre bisbetiche sono tre amiche che in vacanza, a Ferragosto, che si ritrovano chiuse in una stanza d’albergo. Un fraintendimento con un cameriere, creduto un terrorista islamico,  fa nascere una serie di equivoci, così come la gravidanza di una delle tre scatenerà dubbi e misteri e trasformerà la commedia in un thriller.

Nota per le sue imitazioni della ministra Anna Maria Cancellieri e di Agnese Renzi, Cifola ha una storia lunga in quanto al calcare le scene. A soli 19 anni debuttò interpretando la protagonista femminile de “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per poi portare in scena, tra gli altri, i personaggi di Brecht e Gogol. In televisione ha partecipato a  “Visitors” di Gregorio Paolini, “Assolo” e “Due sul divano” di Fabio Di Iorio, “Bra” di Serena Dandini, “Sabato italiano” con Pippo Baudo, “Second Italy” di Amurri-Brunetta, fino ad approdare alla Gialappa in “Mai dire martedì”. E naturalmente, adesso, continuerà a tenerci compagnia con Lillo, Greg, Alex Braga e.. Mariella: “Ci saranno nuove telefonate a 610 – promette – e dopo le feste dei bambini parlerò anche del vero incubo per alcune mamme: perdere la tata, che è peggio di perdere l’amore”.

Leggi su l’Espresso