Stasera esploderà la sesta edizione del capodanno d’estate della Riviera Romagnola, la “Notte Rosa” (vedi articolo correlato), ed ecco che noi vi proponiamo un itinerario proprio in questa zona, in particolare a Cesenatico. In pochi infatti sanno che Cesenatico è una bella cittadina da visitare.

Nata nel Trecento come scalo marittimo di Cesena che desiderava avere uno sbocco sul mare per i suoi traffici mercantili, oggi è una delle mete estive preferite dalle famiglie grazie ai suoi sette chilometri di spiaggia dalla sabbia finissima che degradano con dolcezza verso il mare (anche quest’anno il Comune ha conquistato una Bandiera Blu, la diciannovesima, riconoscimento internazionale sinonimo non solo di qualità delle acque ma anche di eccellenza ambientale, di servizi e infrastrutture all’avanguardia).

Ma i meno sedentari non devono temere perchè c’è qui anche tanto verde: due grandi parchi, quello di Ponente e quello di Levante, sono il fiore all’occhiello della cittadina con sentieri percorribili in bici e a piedi, alberi di varie specie e laghetti popolati da cigni reali, anatre e gallinelle d’acqua, oltre a campi da calcio, aree pic-nic e spazi per bimbi. E poi, a pochi chilometri dalla città, si è subito nel cuore della Romagna, un entroterra ricco di storia e paesaggi suggestivi (Cesena, Ravenna, Faenza, e poi Bertinoro, Longiano, Santarcangelo, Verucchio, fino a San Leo, a Gradara e a San Marino).

Il centro storico è un museo all’aperto: le testimonianze del passato vivono in sintonia con la realtà di una moderna località turistica. Il porto canale fu progettato da Leonardo da Vinci nel Cinquecento per conto di Cesare Borgia “il Valentino” affinché risultasse adeguatamente protetto dalla violenza dei flutti.

La copia del codice leonardesco dove è riprodotto il rilievo del porto è visibile alla biblioteca comunale (cms.delfo.fc.it/web/biblioteca/– l’originale è conservato a Parigi nella biblioteca dell’Institut de France). Nei secoli, lungo le due rive del porto, si è sviluppato il paese sia come centro marinaro che come luogo turistico.

Nel tratto alto del porto è da visitare il Museo della Marineria (www.museomarineria.eu), suddiviso in due sezioni: la prima, quella “a cielo aperto”, è unica in Italia ed espone i prototipi delle barche maggiormente utilizzate dalla marineria a vela dell’alto e medio Adriatico, riportate alla loro bellezza originale (sulla prua si possono ancora vedere gli “occhi” che venivano messi a scopo propiziatorio). Le vele sono coloratissime e i nomi curiosi: bragozzi d’altura, paranze, topi, battane, trabaccoli da pesca (barchetti) e uno da trasporto, il “Giovanni Pascoli”, sul quale in estate è possibile salire e visitare l’ampia stiva di carico e le cabine.

La seconda sezione è quella a terra: ospita numerosi reperti che raccontano vicende, traffici e vita quotidiana della gente di mare mentre animazioni e filmati d’epoca permettono di scoprire il fascino dell’ultima marineria a vela nell’Adriatico. Adiacente al museo è l’Antiquarium che raccoglie testimonianze della vita quotidiana del territorio in età romana.

Tra i reperti spiccano i frammenti di due statue, probabilmente Dedalo e Icaro, provenienti dalla fornace i cui resti sono ancora visibili in località Ca’ Turchi (web.comune.cesenatico.fc.it/mm/mm_antiquarium.html). A ridosso della banchina ecco le Conserve, pozzi circolari in muratura che servivano da ghiacciaie, antesignani del frigorifero nei quali si immagazzinava il pesce fresco alternato a neve o ghiaccio pressati. Cesenatico ne possedeva oltre venti, ancora funzionanti a inizio Novecento: oggi tre sono state recuperate continuando a testimoniare l’intensa vita del borgo marinaro.

Lungo il Porto Canale si può anche visitare la casa natale del poeta e scrittore crepuscolare Marino Moretti: particolarmente interessante l’archivio e la biblioteca composta da oltre seimila volumi (è anche sede di un centro ricerche e studi sulla letteratura del Novecento, www.casamoretti.it). Vicino alla stazione ferroviaria, poi, lo Spazio Pantani è dedicato al Campione romagnolo, nativo di Cesenatico: al suo interno è possibile ripercorrere la carriera del “Pirata” attraverso l’esposizione di foto, cimeli e materiali audiovisivi (www.pantani.it).

Leggi su ansa.it