Recensione del libro “La donna senza nome”
Il provvedimento del Tribunale di Roma su richiesta della Icun, società che aveva partecipato alla costruzione il parco a tema da 250 milioni di euro. Da mesi una dozzina di ditte subappaltatrici denunciavano di non essere mai state pagate e di andare incontro al rischio di fallimento.
La decisione del giudice dopo la relazione del Gil adozioni: “La piccola vive in un ambiente solido e affettivamente confortante”. La sentenza tiene conto delle indicazioni di Strasburgo e ha come stella polare l’interesse del minore.
Contrordine. Il libro devono leggerlo anche tutti gli altri. Niente paura, non siete incappati in una manipolante operazione di marketing ma in un trasparente atto politico. Si intitola “La donna senza nome”, esce il 5 novembre, è edito da Castelvecchi, e parla (anche) di omogenitorialità. Ho detto romanzo, sì, e infatti è (quasi) tutta fiction: una donna di trent’anni si innamora di un campione del…