Ma come funziona la vagina? Sicurə di saperlo? Di certo la materia non è scontata per bambinə e adolescentə, e di fatto serve uno strumento dedicato alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere. Mi viene in mente, a tal proposito, ill quarto episodio della seconda stagione di Orange is the new black: le detenute sono sconvolte dalla scoperta che vagina e uretra non sono la stessa cosa.

Il libro è stato appena pubblicato dalla casa editrice militante Settenove, nata nel 2013, impegnata ad abbattere i tabù attraverso albi illustrati, saggistica, narrativa e percorsi scolastici: dopo il successo strepitoso in Austria, dove è uscito, con oltre quindicimila copie vendute, questo racconto di viaggio di una bambina all’interno del proprio corpo è indubbiamente avvincente.

Siamo dentro la vagina, luogo per moltə sconosciuto, assolutamente misterioso per le bambine e le adolescenti: i genitali, la crescita dei peli, la cura dell’igiene intima, il ciclo mestruale, sono protagonisti della narrazione illustrata senza giudizi o stereotipi.

Uscito il 26 agosto in libreria, Lina l’esploratrice è un volume scritto a più mani in cui Anna Horak, l’illustratrice, mette in scena una serie di controcampi in cui la protagonista osserva con attenzione e meraviglia, curiosissima, il mondo attorno a sé e dentro di sé: la vulva prima e la vagina poi vengono portate sotto i riflettori, lontane da incertezze e tabù per scoprire il loro funzionamento e fornire informazioni importanti sul corpo in costante evoluzione.

Lisa Charlotte Sonnberger ritratta da Bernhard Schramm

Le due autrici, Katharina Hotterpsicologa ed educatrice nel settore della salute delle donne, e Lisa Charlotte Sonnbergerstorica dell’arte ed educatrice d’asilo, insieme all’autore Flo Staffelmayr, scrivono libri per l’infanzia e opere teatrali per ragazzi e ragazze:

“il linguaggio crea e modella la nostra realtà, per questo è fondamentale che Lina nomini spontaneamente tutte le parti del corpo. L’atto del nominare è determinante per una maggiore consapevolezza e per una rafforzata autodeterminazione. Definire e definirsi nutrono la costruzione di un’identità variopinta e poliedrica, libera e serena”.

La piccola casa editrice austriaca si trova inaspettatamente sulla cresta dell’onda grazie a questo libro che può già vantare un grandissimo successo di vendite e di critica, adesso anche da parte della stampa italiana:

“siamo orgogliosi di questo successo – dicono gli editorə – e di essere in prima linea per contribuire alla diffusione di una educazione sessuale sana che parta, prima di tutto, dalla relazione che instauriamo tra noi e il nostro corpo, da una profonda e spontanea consapevolezza di sé e dei limiti che – con cognizione di causa – abbiamo la facoltà di porre nella relazione con le altre persone”.

Monica Martinelli, fondatrice di Settenove, è molto lucida:

«In Italia trattare il tema del corpo e della sessualità in modo esplicito nei libri per l’infanzia è piuttosto difficile. Basta guardare alla scuola, dove l’educazione sessuale è totalmente assente e progetti che vi facciano minimamente riferimento vengono osteggiati in ogni modo. Dai genitori in primo luogo, i quali ritengono che l’argomento debba essere trattato solo in famiglia. Peccato che poi non lo si faccia neanche lì».

Un libro che ricorda il progetto Fammi Capire, a cura dell’Associazione Scosse (la cui Presidente, Monica Pasquino, sarà ospite al ReWriters fest. di ottobre) e della libreria Ottimomassimo dedicato all’analisi delle rappresentazioni dei corpi e delle sessualità, all’educazione emozionale e affettiva nei libri illustrati 0-18 anni:

«Questi libri – dice Pasquino – non raggiungono le scuole e dunque non diventano strumenti educativi disponibili a tutti e tutte. Di conseguenza non creano cambiamento sociale, cosa che sarebbe fondamentale in un Paese culturalmente sessuofobico come il nostro».

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