Sulla pagina ufficiale del libro, è scritto così: “Che cos’è il sesso? è il libro che non c’era. Non c’era un libro che parlando di sesso ai bambini mettesse in primo piano il piacere e il desiderio. Un libro che non avendo paura delle parole, le usasse tutte, con semplicità, con chiarezza, senza ipocrisie. Un libro che affermasse che l’unica regola nel fare l’amore è il consenso”. Sì, perché effettivamente Che cos’è il sesso? – il libro di Francesca D’Onofrio, psicoterapeuta e sessuaologa e blogger su Rewriters.it, e Silvio Montanaro, giornalista e regista, illustrato da Luisa Montalto, uscito da poco con Momo edizioni – a cominciare dal titolo, compie un’operazione unica nel panorama editoriale italiano: proporre un libro di educazione sessuale rivolto ai bambini piccoli (dai 6 anni!) che metta da parte metafore e ipocrisie e racconti il sesso in maniera chiara, mettendo tutti i nomi al posto giusto.

Ma forse la più grande novità del libro è quella di mettere al centro della sessualità il piacere. Quello che nel mainstream della sex education all’italiana (quando si fa) è considerato quasi un effetto collaterale del “vero” scopo dell’attività sessuale – fare figli – in “Cos’è il sesso?” riprende sulla carta il posto che gli spetta di guida e ispirazione nel governo del desiderio e non è poco. La forza dell’attrazione tra esseri umani abolisce quindi i confini artificiosi tra sesso e amore, bambini e adulti, maschi e femmine, e produce una grande energia, e, come è scritto nel libro: “Senza questo grande desiderio di volersi bene e di darsi piacere il mondo sarebbe sicuramente un posto più triste, la vita meno divertente”.

Il libro nasce dall’attività di sex counseling che Francesca D’Onofrio, psicoterapeuta, coadiuvata da Silvio Montanaro, ha intrapreso da alcuni anni con successo. Sin dai primi incontri con le donne e gli uomini che si sono rivolti a Francesca, è apparso chiaro quale parte avesse nelle rappresentazioni distorte del sesso, l’educazione sessuale tradizionale, o meglio, la mancanza di educazione sessuale. Da qui l’idea del libro, che, come testimoniano gli autori, nonostante la relativa brevità del testo, si è rivelato tutt’altro che semplice. Parlare di sesso rivolgendosi ai bambini non è facile, in agguato ci sono i peggiori pregiudizi degli adulti, quelli che dopo più di un secolo dalle scoperte di Freud fanno ancora fatica a immaginare i bambini come soggetti sessuali, animati da pulsioni e desideri non meno degli adulti.

Non è facile perché la dittatura del binarismo di genere  è sempre in agguato, trappola che gli autori hanno evitato affidando ad una pagina un’ode all’inclusione in cui tutti, belli e brutti, maschi e femmine, grassi e magri, biondi e mori, alti e bassi, possono fare l’amore senza altra regola che non sia il consenso. E’ complicato perché scrivere che il sesso si può fare anche senza fare i figli e i figli si possono avere anche senza fare sesso, oggi, in tempi di bonus bebè e family day, può creare qualche problema.

Siamo vicini a un punto di svolta riguardo la sessualità e i rapporti tra i generi e come alla vigilia delle grandi rivoluzioni culturali, si assiste a una polarizzazione delle posizioni: mentre  si sperimentano nuove forme di relazione e si cerca di abbattere gli steccati e azzerare le etichette in nome della libertà di scelta e del sex-positive, dall’altra si attaccano le cliniche che praticano aborti, si rinchiudono le donne nei burka, si organizzano i pestaggi dei gay. È un destino delle grandi innovazioni nel costume quello di incontrare muri sulla loro strada. “Cos’è il sesso?” prova a dare una spallata ad alcuni di questi ostacoli e lo fa con garbata decisione, offrendo ai genitori, a quelli timidi e imbarazzati così come ai più evoluti e liberi, uno strumento di dialogo, per non eludere le mille domande che affiorano già nei primissimi anni di vita.

I veri destinatari del libro sono però i bambini, “perché possano leggerlo e  rileggerlo tutte le volte che ne avranno voglia” .

Una parola infine per le belle illustrazioni di Luisa Montalto contenute nel libro, vera cinghia di trasmissione tra il testo e i sentimenti dei bambini. Colorati e gioiosi, i disegni arredano la fantasia dei piccoli lettori con scenari piacevoli e accoglienti. I personaggi disegnati da Luisa Montalto – privi di una chiara caratterizzazione di genere – con le loro domande – guidano alla lettura di questo necessario libro che non c’era.

Il libro si acquista in libreria o qui, e per seguire il lavoro di Francesca D’Onofrio su ReWriters e sostenere il Movimento Culturale e il suo Manifesto, basta navigare oltre le Colonne d’Ercole qui.

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