Questa settimana The Grand House Magazine suggerisce di puntare la bussola su Casa Vuota, la galleria negli spazi di via Maia a Roma. Stiamo parlando di un artista, il ventiseienne Damiano Azzizia, per la prima volta alle prese con una personale.

Beh. ne vale la pena. Si chiama “Polvere” il suo lavoro, e di fatto è un’ode al tempo che trascorre dentro stanze spoglie, che poi (forse) sono stanze interiori. Un luogo sospeso dove gli oggetti sembrano in una misteriosa attesa, testimoni muti del passaggio delle ore e dei giorni.

“È uno scenario rarefatto quello evocato dalla mostra – spiega il curatore, Francesco Paolo Del Re che, con Sabino De Nichilo ha puntato sul giovane artista – un universo in cui è avvenuta una grande fuga. Una migrazione improvvisa ha costretto gli abitanti a lasciare le loro case intatte, senza poter portare con sè niente.Damiano Azzizia è un osservatore delicato dei ritmi dilatati del silenzio e dell’abbandono. Dipinge scene di interni di piccolissimi formati, a volte raggruppate in sequenze di vago sapore cinematografico, che eleggono a loro protagonisti porzioni di oggetti, lacerti di muri, prospettive vuote. Più che lo spazio in se stesso, a interessare l’artista è il tempo e precisamente una sospensione temporale. I visitatori sono invitati a focalizzare la loro attenzione su alcuni elementi del paesaggio domestico che restano apparentemente immutati. Piccole isole di una quotidianità presente eppure remota sfidano la consunzione nell’esercizio di un’attesa perenne, gravida di storie. La misura di questa intimità, che coinvolge direttamente gli osservatori per la sua dimestichezza, è la polvere che si accumula. Come una specie di dichiarazione di appartenenza, se è vero che orazianamente siamo polvere e ombra”.

La mostra si inaugura venerdì 13 settembre 2019 alle ore 18:30 ed è visitabile fino al 13 ottobre su appuntamento. Interessante anche il progetto Casa Vuota, che predilige percorsi artistici che abbraccino una dimensione narrativa capace di popolare di storie, miraggi, proiezioni e ricordi gli ambienti dismessi dell’appartamento del Quadraro.

Segnaliamo anche noi Damiano Azzizia, che nel 2019 porta in Romania “The Night Watch” al Muzeul de Arta di Cluj-Napoca e “Trullo 227_Relazioni” a Martina Franca a cura di Graziella Melania Geraci. Nel 2018 ha partecipato alle collettive “Accademia In e Out” al MAAC Museo Archeologico Arte Contemporanea di Cisternino (BR) e “Ovunque” alla Sala dei Templari di Molfetta (BA), mentre nel 2017 ha vinto il Premio Nocivelli di Brescia nella sezione di pittura.

Continua a leggere su The Grand House Magazine.