Credo di essere tra le prime persone ad avere in mano questo libro, tanto è caldo (fresco) di stampa: Patto di Comunità è un diario e un vademecum di una vita insieme alla politica, intesa come impegno quotidiano al servizio degli altri e racconta in prima persona come Sabrina Alfonsi sia arrivata a fondare questa idea di patto. Una biografia, una storia di vita, non solo storia politica, la narrazione di una passione, quella di mettere la comunità al centro, il bene comune al primo posto, creando una rete virtuosa tra cittadini, iniziative, associazioni, progetti capace di sviluppare valore a partire dal territorio.

Non potevo non esserci, io che mi spolmono su questo stesso focus in ogni mio editoriale, e Alfonsi non poteva non pensare a ReWriters e al suo Manifesto. E infatti martedi 7 settembre alle 18.30, nel cuore della Capitale (Borri Books, Stazione Termini), sarò al suo fianco, mentre è candidata, capolista del PD, all’assemblea capitolina nella speranza di avere la possibilità di concretizzare sul territorio l’evoluto sistema di valori che questo libro racconta e spiega.

Con lei anche la consigliera della Regione Lazio, Marta Leonori, altra donna illuminata, da sempre impegnata nella messa a terra di progetti innovativi e nel promuovere, sostenere e sviluppare buone pratiche di convivenza sociale, tanto da essersi fatta carico, su spinta di Alfonsi, della sfida del nostro Movimento Culturale aiutandoci a fare goal: il ReWriters fest. si farà grazie a loro, a Alfonsi, a Leonori. Ma di questo parleremo poi.

Anche la curatrice del libro sarà presente, Valeria Scafetta, giornalista, scrittrice, blogger, a cui Alfonsi ha affidato la propria storia, che dirà la sua sulla gestazione di questo volume utile e vivo, e risponderà alla domande di una collega che stimo moltissimo, la giovane Marina De Ghantuz Cubbe (firma di La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto e altre testate, l’ho apprezzata moltissimo anche a Piazzapulita su La7), vincitrice del Premio Morrione per l’inchiesta L’ordine naturale delle cose:

Perchè leggere questo libro? Per rispondere, userò le parole di Marta Leonori, che firma la prefazione: “C’è bisogno di un grande carattere, di determinazione, di cultura e curiosità. C’è bisogno della capacità di coniugare e dosare fermezza e duttilità, saper ascoltare e poi decidere e farlo sempre con una forte attenzione alla dimensione collettiva. Perché di questo abbiamo bisogno come persone, soprattutto quando ricopriamo un ruolo istituzionale: non perdere mai di vista la consapevolezza della collettività e del bene comune. Soprattutto quando si parla dell’amministrazione di una città, in particolare di Roma, i progetti individuali non possono prevalere su quelli collettivi. E Roma ha bisogno di una squadra ampia e competente, di donne (tante!) e uomini innamorati di quello che Roma già rappresenta, per immaginare e costruire quello che può essere. Sabrina ha tutte queste caratteristiche, che emergono dai suoi racconti di otto anni alla guida del Primo Municipio, di una donna che ha fatto tesoro delle ‘madri’ e amiche che ci hanno precedute, e che, al contempo, ha anche saputo costruire un’alleanza con delle ‘sorelle’ minori“.

Patto di comunità dunque è il metodo di governo fondato da Alfonsi e sperimentato in otto anni di gestione della city capitolina basato sul principio, reso pratica politica e amministrativa, di non lasciare alcuno indietro, di assumere sempre un’ottica di genere, di valorizzare i beni comuni, di ricostruire un tessuto sociale, di ascoltare attivamente i più giovani, di combattere sessismo e omolesbobitransfobia, di considerare la relazione con il territorio, l’ambiente, il pianeta qualcosa di indispensabile e prezioso, da custodire e non predare.

Avvincente il racconto in presa diretta della vita di una donna, di una madre, di una antropologa che ha votato gran parte della sua esistenza all’esercizio democratico, alla difesa e messa in pratica di sistemi valoriali senza i quali diventeremmo bestie.

Tra dubbi, paure, incertezze e successi indiscussi, narrando in prima persona, ecco il ritratto della donna (ex scout) che sono orgogliosa di affiancare per la sua lealtà, il suo senso di squadra, l’abilità professionale, la gentilezza, l’educazione, la vitalità, il vigore, la forza, la determinazione.

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