On Flower Power: dal 15 luglio a Roma una mostra tra arte, design e artigianato

Lug 26th, 2019 Articoli

Che titolo ad effetto! Leggete un po’: On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design! Sì, perchè fa effetto seguire un percorso ibrido tra i confini borderline di tre materie che spesso invece si fanno la guerra: arte, design e artigianato.

Curata da Martí Guixé, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea esplora in modo radicale e in chiave del tutto anticonvenzionale un dialogo nuovo, e lo fa triangolando su un oggetto apparentemente neutro, di fatto archetipo ricorrente in tutte e tre queste sue declinazioni di contesto (storia dell’arte, storia delle arti applicate e storia del design): il vaso di fiori.

“Da oggetto desueto – spiega il curatore – il vaso viene “riscoperto” a partire dalla seconda metà del Novecento quando artisti, architetti e designer cominciano a ricodificare questa tipologia, ormai diventata una vera e propria icona del quotidiano. Grazie alle forme e all’eterogeneità di utilizzo e dimensioni, il vaso viene riconsiderato nel suo ruolo di mero contenitore e diventa una palestra progettuale attraverso la quale mostrare il proprio punto di vista e liberare la creatività. Uno sguardo ibrido sull’arte, sull’artigianato e sul design attraverso un oggetto di per sé già trasversale che diventa anche oggetto empatico proprio per la sua capacità di trovare una complicità emotiva con il suo osservatore”.

Una sorta di “prossimo futuro” questo mix del tre in uno, visto che la contemporaneità mira agli attraversamenti in genere, alle transizioni, in ogni campo dell’esistenza. In mostra più di ottanta opere che reinterpretano la tradizione e l’iconografia del vaso, dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design come Enzo Mari (Cerano, 1932) e Gaetano Pesce (La Spezia, 1939) al Mendini Vase Project, un’opera (prodotta per Alessi nel 1992 dall’architetto milanese Alessandro Mendini) che include i lavori di 100 artisti come Brian Eno, Robert Venturi, Milton Glaser e Ettore Sottsass.

La riflessione attorno al vaso continua nell’elegante ricerca estetica della designer di origini olandesi Hella Jongerius (Utrecht, 1963), nel linguaggio provocatorio di Tobias Rehberger (Esslingen, 1966) e nell’ironia di Franz West (Vienna, 1947 – 2012). Il denominatore comune degli artisti selezionati è la sperimentazione formale e la provocazione concettuale, evidenti anche nelle sculture dell’austriaco Oliver Laric (Innsbruck, 1981) e nell’ibridazione dei linguaggi espressivi del duo Aurora Sander.

Un nucleo di stampe fotografiche e cinque gli esemplari della FAD Cup, il trofeo che ogni anno la FAD – Foment de les Arts i del Disseny commissiona ad artisti e designer contemporanei (solo per citarne alcuni, Antoni Cumella, André Ricard, Oscar Tusquets, Jaume Plensa, Joan Brossa, Tapies, Antoni Miralda, Mariscal, Fernando and Humberto Campana, Elias Torres, Martín Azua e Marc Monzó); il trofeo viene ripreso anche nella ricerca di Simone Bergantini, di cui è esposta parte della serie fotografica Trophies, trofei, decostruiti e ricomposti dall’artista in totale libertà.

Sulle pareti del Salone Centrale una trentina di nature morte provenienti dalle collezioni della Galleria dove i fiori e i loro contenitori diventano il soggetto dominante. Tra i tanti, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Giorgio Morandi, Gaetano Previati e Toti Scialoja.

Fantastico, direi.

Info: http://lagallerianazionale.com/mostra/on-flower-power-the-role-of-the-vase-in-arts-crafts-and-design/

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