Diventerà a breve una guida imprescindibile per orientarsi nel grande diluvio dei libri da leggere. Nonostante il passato illustre (dal 2005), un marchio solido e longevo, la distribuzione capillare e la tiratura dignitosissima (visti i pochi lettori italiani, 30 mila copie sono un goal assoluto di questi tempi), la rivista (carta e web) “Leggere Tutti” è pronta a stupire ancora. Gli editori, Sergio Auricchio e Alessandra Graziani, hanno infatti puntato su una donna, Annalisa Nicastro, già direttore della fortunata rivista di cultura musicale Sound 36.

“Abbiamo voluto una voce femminile e giovane – spiega Alessandra Graziani – per dare una nuova opportunità a un giornale che ha avuto la fortuna, la forza e l’intelligenza di sopravvivere a questa crisi culturale, non solo dell’editoria in genere, ma anche di valori, di significati e senso. Vogliamo adesso superare noi stessi e trovare quell’agilità che ci permetta di allargare il nostro target e raggiungere chi non legge, o legge poco. Nicastro è la persona giusta perchè è colta e pop, oltre che esperta di digitale. E poi è una donna, e di questi tempi c’è bisogno di pensiero divergente”.

Una mission vera e propria quella di Graziani e Auricchio: diventare il polo di riferimento di un nuovo modo di leggere, creare una nuova generazione di lettori.

Una sfida non facile, cui Nicastro risponde in modo laico e fermo: “In Italia non abbiamo lettori perchè ci sono pochi editori intelligenti. Agra Editrice, che da tanti anni pubblica Leggere Tutti, sa surfare le onde del mercato ma soprattutto è immersa nella società reale. Mi è stato affidato un incarico straordinario, portare il gioiello che questa rivista rappresenta nel panorama intellettuale italiano, nel mondo, un mondo capace di allargarsi oltrefrontiera e parlare linguaggi internazionali, ma anche un mondo che si interconnette, giovane e dinamico, che naviga le pagine digitali, scambia e si confronta sui social. Ma soprattutto un mondo, ancora tutto da rifondare, dove la cultura e la lettura tornino a fare da padroni nel mare di ignoranza nel quale stiamo affogando. Per fare questo occorre proteggere le radici della letteratura mondiale ma anche essere pronti a parlare nuovi linguaggi. Occorrono voci femminili a contrastare il pensiero unico. Occorre insegnare di nuovo a pensare. Come? Creando nuovi immaginari, proponendo libri e letture che facciano vibrare cuore, mente e corpo”.

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