Bellissima, lucente, precisa nel gesto, netta nella voce calda, capace di donare brividi e farfalle in pancia. Laura Riccioli, classe 1972, è una professionista matura, se non si rivelasse giovanissima per il coraggio di sperimentare. Il suo “Pepe” vale la pena, soprattutto per l’umano desiderio di vivere una serata in contatto con le proprie emozioni più autentiche e libere.

Venerdì 4 ottobre alle ore 21.00 tutti in platea dunque per ammirare e applaudire un pezzo importante di teatro contemporaneo al femminile, presentato all’interno della rassegna “Umane Scintille”, a cura del Collettivo Teatro Ex Lavanderia: “Non si può frequentare a lungo un carcere senza interrogarsi sui meccanismi di inclusione ed esclusione sui quali si fonda la nostra collettività – spiega Riccioli. In mancanza di risposte definitive portare a teatro Espedita Pepe mi è sembrato il modo migliore per farla dialogare con questo fuori, lei che chiede, famelica, di fare un corso di teatro come se equivalesse a evadere, come fosse una soluzione, una mamma che non ti viene a trovare, la libertà, appunto”.

Già, perchè lo spettacolo è il frutto degli incontri avvenuti nel corso dell’insegnamento che Laura Riccioli porta avanti da sette anni in carcere. E’ lì che le due donne che questo spettacolo racconta, si incontrano. Una è una detenuta. L’altra è un’insegnante di pittura e teatro. Il pretesto di quest’incontro è l’arte. Il mezzo è il dialogo. Dialogo col carcere, con sé stesse, con il fuori, l’una con l’altra: “Al di là di una riflessione sul carcere – continua Riccioli – quel che più preme a questo racconto è lo spessore umano del confronto e degli interrogativi che le due donne si pongono reciprocamente. Interrogativi che sono l’unico strumento che rimane alla loro esigenza di felicità che, per entrambe, coincide con un’esigenza profonda di capire che cosa sia la libertà, per scoprire poi, insieme, che l’unica evasione possibile consiste nel relazionarsi all’altro, con fiducia”.

Lo spettacolo ha ottenuto il Patrocinio dell’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Lazio per il suo alto valore sociale, ed è meritatissimo. Come meritato il successo di questa rassegna, “Umane Scintille. Rassegna di teatro contemporaneo  tra dissenso, poesia, risate, stupori, incontri e scontri luminosi” che, pressol’Associazione Ex Lavanderia (Padiglione 31) porta in scena una serie di lavori teatrali con una voce divergente di grande spessore.

“Quando la stagione inizia a proporre giornate buie, le scintille diventano necessarie per offrire luminosità”, dicono gli organizzatori. E infatti, dal 4 al 26 ottobre, sarà pioggia di scintille, una nuova tappa di autunno per rilanciare un progetto di teatro pubblico e spazi condivisi. Una sorta di laboratorio di riflessione e di incontro degli artisti, come scambio di esperienze, umane e sociali, come luogo in cui possano esprimersi tutti i soggetti che abitano il teatro, scegliendo la differenza come ricchezza. Dal musical ai burattini, dalla poesia all’arte visiva, difficilmente le otto compagnie in scena avrebbero condiviso lo stesso palcoscenico, qui invece tra dissenso, poesia, risate, stupori, incontri e scontri luminosi si continuano a proporre “Umane scintille” per diversi pubblici, con spettacoli il venerdì sera e per ragazzi il sabato pomeriggio: “La Ex Lavanderia è un spazio per l’artista che sceglie di confrontarsi con l’altro da sé: tra compagni di viaggio e diversi pubblici”.

Info: 393 9929813/ 3296887777 umanescintille@gmail.com 

Ingresso consapevole a offerta libera (consigliato minimo 5 €)    

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