Non male come regalo. Non tanto e non solo per la bellezza dell’oggetto, appena premiato con menzione d’onore a Bologna, ma perchè è un dono nel senso più profondo del suo significato: offre un contatto con le emozioni, le proprie e quelle dei bambini, e crea legami tra noi e loro, un ponte solido e resiliente. Si intitola “Ma una bella notte“, è stato presentato il 9 dicembre a Firenze, e l’editore è ormai diventato un must italiano per chi segue le tematiche dell’infanzia, dell’educazione, della scuola e dei bambini: Librì.

La collana Collilunghi di Librì Progetti Educativi, infatti, ha fatto molto parlare di sè per aver creato, in pochi mesi, una piccola libreria cult con titoli preziosissimi capaci di trattare tematiche complesse e renderle accessibili (e digeribili) ai più piccoli: pedofilia, terrorismo, lutto, paure. Libri-amici, così li definisce il curatore Francesco Fagnani -l’illustratore di Cuore, per intenderci – ma anche libri che aiutano in un colpo solo adulti e bambini a crescere, avvicinandoli per comprendersi e comprendere insieme fenomeni difficili da avvicinare.

Ecco che per Natale spunta un nuovo titolo, questa volta centrato sulla vertigine di un trasloco, ma che è un vero passepartout per aprire ogni vicolo, anche il più nascosto, delle emozioni infantili, che dico, delle emozioni umane. Infatti, l’autrice Mari Kanstad Johnsen, una delle illustratrici e artiste più acclamate di Norvegia, racconta di paura e solitudine, ma anche di coraggio e condivisione: la piccola protagonista, trasferitasi da poco in una nuova località, si sente sperduta e sola, senza punti di riferimento, ma grazie all’amicizia con un coniglietto del bosco, riesce a entrare in contatto con i nuovi compagni di classe, che la accolgono nella loro piccola comunità di bambini. “Cambiare casa significa lasciare la propria scuola e i propri amici. In un posto dove tutto è nuovo, la famiglia non basta a colmare quel senso di vuoto, solitudine e abbandono – spiega Francesco Fagnani. Le persone adulte sanno per esperienza che poi i bambini si faranno nuovi amici. Ma non basta dirglielo, per rassicurarli”.

La Menzione Speciale nella categoria Fiction alla Bologna Children’s Book Fair, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, è stata data perchè, come recita la motivazione, “In queste pagine sono le immagini a scandire la narrazione, ora facendola avanzare rapidamente, ora rallentandola con pause riflessive. La modalità narrativa introduce una variazione interessante in questo tipo di libri, dando vita a un libro molto personale, che riflette la sensibilità dell’autrice e che con il tono accattivante riesce a essere efficace con delicato umorismo”. Un libro magico che riesce a “parlare” anche senza voce, a raccontare anche senza testi, con una carica emotiva intensa e una tensione narrativa piena di ritmo: “La potenza dell’immagine quasi pittorica è straordinaria – ha dichiarato l’editore, la psicopedagogista Cristina Zannoner – il libro è un’esperienza narrativa di alto livello artistico, emotivo e umano”.

Mari Kanstad Johnsen, classe 1981, di questa sua opera va fiera: “Inizialmente credevo che lavorare a un libro illustrato senza testo sarebbe stato più facile, perché sono molto più a mio agio con il disegno che con la scrittura, ma poi sono resa conto che ci sono una miriade di scelte che devi fare rispetto alla storia, affinché sia comprensibile solo attraverso le immagini”.

Un libro-oggetto, insomma, con qualità visiva altissima e curato in ogni dettaglio, a cominciare da colofon e frontespizio, proprio come un’opera d’arte. Da tenere in salotto e mostrare agli amici, da consultare in momenti e con umori diversi nella giornata, da soli o coi propri figli. Da ammirare, toccare, “leggere” immersivamente o sfogliare random: “Pause, cambi di ritmo, accelerazioni – commenta Fagnani – è un libro davvero eccezionale e lo si può e si può percorrere piu volte scoprendo nuove cose ogni volta come se avesse più dimensioni”.

Leggi su l’Espresso