Bravissima, Chiara Gelato, a curare la mostra ROMA50, insieme a Giuseppe Casetti. Duecento immagini inedite di un decennio, gli anni ’50, che ha rappresentato, nel mondo, un’epoca indimenticabile e ha imprintato l’immaginario di tutta l’arte e la cultura occidentale.

Dal 7 maggio, al Museo del louvre di via della Reginella, chiunque potrà fare un tuffo nell’età d’oro della capitale italiana, grazie all’archivio del quotidiano Paese Sera: “Si tratta di un’esposizione permenente dedicata all’immenso patrimonio fotografico ascrivibile agli anni Cinquanta dello storico quotidiano romano che quest’anno compie settant’anni dalla nascita”, spiega Gelato.

Testimonial dell’interessante operazione culturale il giornalista Giampiero Mughini e lo storico Alessandro Marucci, autore del contributo video Paese Sera: una storia per immagini, che all’inaugurazione hanno spiegato, insieme ai curatori, l’originale funzionamento della mostra.

“Una mostra in progress – spiega Chiara Gelato – cui si aggiunge la versione espositiva espansa in digitale sul portale”: le 200 foto, infatti, ogni mese saranno esposte a rotazione nella galleria-libreria del Ghetto, e sono il frutto di un’attenta e avventurosa selezione tra gli oltre 150 mila negativi che costituiscono l’archivio di Paese Sera, acquisito a fine anni 90 da Giuseppe Casetti dall’agenzia “Il Dagherrotipo”.

Cronaca, politica, cinema, moda, cultura, sport, costume e società, le grandi aree tematiche di questo lungo e appassionante racconto di una città “in presa diretta” firmato da una cerchia di talentuosi fotoreporter che negli anni Cinquanta collaborarono alla prima stagione del quotidiano, tra i più influenti narratori di un decennio cruciale per la costruzione di Roma e di un nuovo immaginario: oltre a Marcello Salustri, detentore dell’archivio, alcuni servizi sono realizzati da Osvaldo Restaldi, Rodrigo Pais e Giorgio Sartarelli.

“Abbiamo voluto restituire alla città lo straordinario portatore di memoria collettiva rappresentato da questo incredibile archivio – continua Gelato. Dopo averne proposto la messa in esposizione ai principali poli museali del contemporaneo della Capitale, il Museo del louvre ne promuove la visione nei suoi spazi, ad ingresso libero, candidandosi a divenire snodo culturale di riferimento per fruitori e studiosi. In attesa di trovare una destinazione istituzionale a questo straordinario giacimento di cultura”.

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