La cultura GLBTQ (gay/lesbo/bisex/trans/queer) sta diventando sempre più un interlocutore della società italiana tanto che, se la politica ancora non legifera al riguardo come nel resto d’Europa e del mondo, a trattare l’argomento ci pensano rassegne, festival, manifestazioni, tavole rotonde. Dal 31 maggio al 2 giugno, ad esempio, la capitale apre le porte alla terza edizione di GendErotica – contaminazioni di arte queer: un festival internazionale ospite delle arti figurative e performative che lavorano sul corpo queer, ossia sulle varie declinazioni dell’identità di genere. Le location saranno due, il Nuovo Cinema Palazzo, nel pittoresco quartiere di San Lorenzo, e il Teatro Valle Occupato, cioè i due cuori pulsanti della Roma underground e indipendente. La vera novità di quest’anno sono il Fem Power e la Queer Femminity, per la prima volta nella comunità queer italiana. “Si tratta di persone singole, associazioni, gruppi – spiegano gli organizzatori, il gruppo Eyes Wild Drag – che indipendentemente dal genere biologico e dal proprio orientamento sessuale, vivono, agiscono, intervengono nel mondo, identificando se stesse come femminili e ricorrendo ad un’estetica iperfemminile”.

La Fem Queer è insomma una sorta di militante del femminile, paladina di un femminismo postmoderno che sta lavorando caparbiamente, in tutto il mondo, attraverso l’arte, l’organizzazione politica, l’impegno accademico, la moda, le pubblicazioni, per combattere l’invisibilità e la rappresentazione negativa del femminile, in ogni contesto. Il programma si sviluppa in tre giorni: teatro, performance, spettacoli, workshop, video arte, documentari, mostre fotografiche e tavole rotonde con artiste burlesque femministe, Faux Queen (ovvero donne che si impossessano dell’estetica delle Drag Queen reinventandola), Vampire e Fat Fem (quando la femminilità rivendicata, erotica e prorompente, supera le barriere delle taglia e del peso). La maggior parte di loro è in Italia per la prima volta, nonostante si tratti di artiste che già hanno calcato palchi e palcoscenici in tutti e cinque i continenti.

Solo per fare alcuni nomi, ci sarà Wendy Delorme, artista francese, dottore di rierca in Scienze della Comunicazione alla Sorbona di Parigi, scrittrice lesbica militante, attrice di film porno lesbici sperimentali e autrice della prima guida sulla sessualità queer; o l’americana Fauxnique, performer di teatro e danza, prima donna al mondo ad aver vinto, nel 2009, la famosa competizione drag Miss Trannyshack Pageant; o Rosie Natacha Chetcouti (Francia), Federica Frabetti, Senior Lecturer in Communication, Media and Culture alla Oxford Brookes University, e Michela Baldo, ricercatrice presso l’Università per Stranieri di Siena. Programma dettagliato su: www.eyeswilddrag.it

Leggi su ansa.it