Si dice sempre che bisogna fare rete: e allora facciamolo davvero! Il Movimento Culturale ReWriters, nato intorno a un Manifesto e a un giornale, sta organizzando un weekend full-immersion, l’11 e 12 dicembre, per mettere in contatto la società civile con 12 pensatori e pensatrici che stanno fattivamente facendo qualcosa per riscrivere le regole del gioco e mettersi al timone della Storia per cambiarne il corso, trasformando il disastro a cui stiamo andando incontro in nuove opportunità per tutti e tutte.

Stiamo parlando dell’uomo che ha fondato Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, un vero case history nel mondo dell’editoria e dell’informazione. Di Giovanna Melandri, alla guida di Human foundation, un ente di ricerca che favorisce la collaborazione tra imprese, pubblica amministrazione, imprese sociali, fondazioni, investitori pubblici e privati, operatori economici e mondo della finanza per diffondere la cultura dell’innovazione sociale, della misurazione e della finanza ad impatto (ha coordinato l’Advisory Board Italiano della Social Impact Investment Task Force istituita in ambito G8, che ha prodotto il rapporto “La finanza che Include”. Ha promosso la nascita di Social Impact Agenda per l’Italia, il network che riunisce gli operatori italiani degli investimenti ad impatto. Ha contribuito alla nascita di Social Value Italia, hub italiano di Social Value International, rete nata per promuovere nel nostro Paese la valutazione dell’impatto sociale).

Ma anche della scrittrice in cinquina allo Strega, Teresa Ciabatti, delle politiche green Annalisa Corrado e Sabrina Alfonsi, fino ai Fridays For Future. O del direttore di Exibart, Cesare Biasini Selvaggi e della fondatrice dell’Istituto Italiano di Bioetica, la prof.ssa Luisella Battaglia. In tanti si sono riuniti per incontrare la società civile e sostenere il Movimento Culturale ReWriters nel suo progetto di riscrittura dell’immaginario (per iscriversi:  info at rewriters.it), tutti e tutte a titolo volontario, come attivisti e attiviste vocazionali laici.

I titoli degli interventi rispondono alle grandi questioni della contemporaneità:

  • Sabato ore 09.00. Antonio Padellaro, founder di Il Fatto Quotidiano: Riscrivere l’oggi partendo dai grandi riscrittori e riscrittrici del passato
  • Sabato ore 10.00. Cesare Biasini Selvaggi, direttore di Exibart: Riscrivere la politica mettendo al centro i valori
  • Sabato ore 11.00. Barbara Santoro, business coach: Imprese e changemeker
  • Sabato ore 12.00. Luisella Battaglia, founder Istituto Italiano di Bioetica: Ecofemminismo come leva di evoluzione socioculturale
  • Sabato ore 13.00. Cristiana Meloni, founder di LABO Architects&Inventors: Una nuova società a partire dalle inventrici
  • Sabato ore 14.00. Pasquale Quaranta, giornalista della divisione digitale del Gruppo Gedi e founder di OMO – Osservatorio Media e Omosessualità: Linguaggio inclusivo come leva per cambiare il pensiero
  • Domenica ore 09.00. Anna Maria Liguori, giornalista di La Repubblica: La riscrittura dell’immaginario collettivo dal punto di vista delle donne
  • Domenica ore 10.00. Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: Che cos’è la Teoria del Cambiamento
  • Domenica ore 11.00. Sabrina Alfonsi, founder dei Patti di Comunità: Etica della biocultura e la relazione umano-animale
  • Domenica ore 12.00. Teresa Ciabatti, scrittrice: La letteratura come innovazione
  • Domenica ore 13.00. Annalisa Corrado, attivista: Da una visione egologica a una ecologica
  • Domenica ore 14.00. Fridays For Future: Emergenza climatica, i cambiamenti indispensabili.
E intanto, grazie all’Unione Europea e alla Regione Lazio, ReWriters entra anche nelle scuole (vedi qui dove) per insegnare ai ragazzi e alle ragazze a ripensare la loro vita in base ai valori più urgenti, ognuno in elenco del Manifesto ReWriters:
°Giustizia intergenerazionale°
°Crisi climatica°
°Ecologia profonda, ecosofia e ecofemminismo°
°Antispecismo°
°Femminismi, antisessismo e contrasto alla violenza contro le donne°
°Antirazzismo°
°Inclusione sociale, adaptiveness e fluidity°
°Ottica di genere, cultura queer, diritti LGBTQI+ e intersezionalità°
°Cultura bioetica°
°Linguaggi inclusivi, comunicazione non-violenta, etica dei media, linguaggio giraffa (CNV)°
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