Credits
Il Charity Program della 20ma edizione della Milano Marathon del prossimo 3 aprile è secondo in Europa solo alla London Marathon, ma non basta. Occorre misurarsi anche con la crisi climatica se si vuole che il successo della manifestazione sia compiuto e pieno. Ecco che l’ultima COP26 di Glasgow e l’Agenda 2030 dettano legge e anche la corsa milanese concorre nella più bella gara della contemporaneità: diventare sempre più eco sostenibili.
Del resto, si prosegue il cammino del 2008 con Eco-Way, che ha riconosciuto la Milano Marathon come la prima corsa con neutralizzazione delle emissioni di C02, e continuato nel 2013 e 2015 quando il Council for Responsible Sport le ha riconosciuto la Certificazione Gold quale evento sostenibile.
Per questo, l’organizzazione, RCS Sports & Events, lancia il progetto Run Green, certificato carbon neutral dalla società tedesca Climate Partner (per l’investimento nel progetto Stopping Ocean Plastic per una quota pari alle emissioni non riducibili).
L’attenzione punta alle emissioni di CO2 prodotte dalla XX Milano Marathon: a compensarle, varie iniziative, dalla raccolta differenziata dei rifiuti in collaborazione con AMSA tramite apposite isole ecologiche, alla raccolta delle scarpe da running usate durante il Milano Running Festival che precederà l’evento, fino al progetto No Waste (il food & beverage non consumato andrà in beneficenza) e alle sessioni di plogging.
La maratona è preceduta da importanti eventi collaterali: venerdì 1 aprile, al Milano Running Festival, il MiCo-Milano Convention Center in City Life, parte un workshop sulla sostenibilità dei grandi eventi nelle città moderne, mentre il Comune di Milano si attiverà con campagne per la disincentivazione dell’utilizzo di auto, offendo ai runner partecipanti la possibilità di spostarsi gratuitamente con i mezzi pubblici, in accordo con ATM (chi viene da fuori può prenotare gli spostamenti anche in real time con pochi click su FlexyMob, riducendo così il traffico e le emissioni di CO2).
Anche bambini e bambine possono partecipare: sabato 2 aprile in City Life, infatti, sarà aperto un percorso di 3 chilometri che prevede anche una parte didattica per gli alunni e le alunne delle scuole primarie e secondarie di primo grado sensibilizzandoli ai valori dello sport in relazione alla sostenibilità ambientale.
Prima dell’evento, le classi potranno partecipare ai contest creativi (La mascotte rivolto alla scuola primaria, Attenti al muro! per la scuola secondaria di primo grado, Scuola di plogging rivolto a tutti), e soprattutto a Un chilometro di tifo: le scuole scelgono uno tra i 42 chilometri della competizione e il giorno della gara coloreranno quel tratto di strada.
Continua a leggere su ReWriters Magazine.