Un locale che a Roma mancava. Un luogo-non-luogo, un bar, un crocevia di incontri, un co-working, un baby-parking, e poi feste, meeting, presentazioni e tavole rotonde.

Babù nasce al femminile, dall’idea di una giovane donna, architetto e mamma: “Un luogo in cui sentirsi sempre se stessi, come persona, come genitore e come professionista – spiega l’architetta. Un luogo in cui i piccoli e grandi si sentano ognuno nel proprio elemento ma dove anche l’esercizio della professione abbia il suo spazio. Immaginavo un angolo di tranquillità in cui sentirsi in armonia e a proprio agio in qualsiasi momento. Dove incontrare persone, dove rilassarsi mentre i piccoli giocano, magari pranzando o bevendo un thè o prendendo un aperitivo con le amiche e in cui poter svolgere parte del proprio lavoro”.

E così è stato. Oggi Babù è davvero un nuovo modo di vivere la città, un punto di riferimento per il quartiere e non solo. Con una caffetteria aperta 6 giorni su 7, e parliamo di colazioni vere, fatte in casa e da assaporare lentamente, magari lavorando col computer o leggendo un libro: biscotti, torte della nonna, dolcetti, o semplicemente pane burro e marmellata.

Da metà pomeriggio invece scatta la merenda per i bambini, con spazi dedicati e laboratori didattici, e aperitivi per mamme e padri, con -ovviamente- amici al seguito per godersela in pace.

La domenica non manca il family brunch ma comunque ogni giorno Babù promette quella calma per “stare”, sentirsi dentro a qualunque attività si preferisca o si debba svolgere, dal gioco coi propri figli, alle riunioni di lavoro, a un tu-per-tu col computer, fino alla socializzazione e agli incontri a tema (genitorialità, yoga, narrativa, alimentazione, cinema, etc).

Finalmente un posto internazionale a Roma!

Info: http://ba-bu.it/

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