La notte tra il 9 e il 10 agosto scorso sparisce l’account Instagram del Movimento Culturale ReWriters. La notizia rimbalza sui media, si ipotizza un nesso tra un mio editoriale a favore della campagna vaccinale uscito su Il Fatto Quotidiano, anche per l’azione similare contro la Regione Lazio, stesso periodo. In realtà, in questo mese abbiamo potuto ricostruire l’accaduto e la questione è risultata più ampia.

Loredana Bertè tra le prima a sostenere il nuovo account @rewritersmag su Instagram

Loredana Bertè tra le prima a sostenere il nuovo account @rewritersmag su Instagram

Il nostro Manifesto si impegna su punti decisamente scomodi a molti, basta leggere l’elenco che fonda la nostra rivoluzione valoriale per riscrivere le regole di un nuovo mondo:

°Giustizia intergenerazionale°
°Crisi climatica°
°Ecologia profonda, ecosofia e ecofemminismo°
°Antispecismo°
°Femminismi, antisessismo e contrasto alla violenza contro le donne°
°Antirazzismo°
°Inclusione sociale, adaptiveness e fluidity°
°Ottica di genere, cultura queer, diritti LGBTQI+ e intersezionalità°
°Cultura bioetica°
°Linguaggi inclusivi, etica dei media, comunicazione empatica, linguaggio giraffa (CNV)°

Et voilà.Contro, abbiamo quindi i gruppi omolesbobitransfobici, le destre, i conservatori, i razzisti, certa parte della chiesa cattolica, sicuramente le comunità islamiche, i gruppi di potere economici e politici più reazionari, i cacciatori, e molti altri.

Cinque giorni fa, abbiamo deciso di riaccendere Instagram, creando un nuovo account (seguici qui), @rewritersmag, e subito le associazioni, gli attivistə, i ragazzi e le ragazze dei Fridays For Future, ma anche i nostri testimonial, autori e autrici che scrivono per i nostri mag-book cartacei mensili, hanno aderito: Massimo Recalcati, Loredana Bertè, Vauro, Giulio Gambino, Livio Beshir, Cathy La Torre, Giovanna Melandri, Vladimir Luxuria, Michela Andreozzi, Fabio Magnasciutti, KarmaB, e tanti altrə.

Servono forze in campo, persone che soffino nelle vele della nostra Associazione Culturale e del nostro Manifesto (dona qui alla nostra campagna di crowdfunding: chiude tra 30 giorni!) per difendere valori, diritti e principi che garantiscano possibilità e opportunità a tuttə, soprattutto alle generazioni future, dato che ReWriters è nato sulle fondamenta della giustizia intergenerazionale: “È più difficile essere dei buoni antenati che essere bravi genitori o nonni, perché bisogna aver cura di persone che non conosceremo mai. Ma è l’unica via di salvezza per questa specie“, ha recentemente twittato Rob Macfarlane.

Quindi hanno ragione i nostri nemici, gli haters pirati informatici, ad avercela con noi: ReWriters vuole “rompere le scatole” e aprire percorsi innovativi dove possano fiorire nuovi sistemi di senso e significato basati su pensiero creativo, pensiero divergente e pensiero laterale.

Guarda caso, al ReWriters fest. del 15-17 ottobre (WeGil, Roma, programma qui) verrà presentata la collezione della ReWriters Web Art Gallery, a cura della giornalista di La Repubblica Rory Cappelli, gallerista di Crumb Gallery, la prima galleria d’arte europea dedicata solamante alle artiste donne, con una mostra che porta proprio questo titolo: Rompi le scatole!

Insomma, non ci lasceremo intimidire e andremo avanti più determinatə di prima come attivistə vocazionali laici, mantenedo fede agli impegni presi quel 20 giugno 2020, al Museo MAXXI di Roma, il giorno in cui siamo nati, anche perchè oggi, nel giro di poco più di un anno, attorno alla testata giornalistica, ai mag-book cartacei, all’Associazione e al Manifesto è nato un movimento che sta davvero riscrivendo l’immaginario della contemporaneità e costruendo nuovi paradigmi per orientare le prossime generazioni nello sviluppare buone pratiche.

I “rewriters” del resto questo sono: sono una comunità valoriale che pone la collettività e il bene comune al centro e che si assume la responsabilità di promuovere ogni tipo di sostenibilità, una relazione di reciprocità con l’ambiente e con le altre specie animali, di contrastare sessismo, omolesbobitransfobia e razzismo, di fare innovazione con approccio bioetico ed ecosofico, di favorire la fioritura di una società pluralista e inclusiva, capace di cooperare e di garantire pari diritti e opportunità, trasformando l’attuale visione egologica in una più evoluta visione ecologica.

Peccato avere perso quasi due anni di lavoro (grazie Brave Solution!) e migliaia di followers, ma oggi @rewritersmag conta già 400 persone che in soli 5 giorni si sono rimboccate le maniche e hanno detto nuovamente: siamo con voi!

Grazie per agire subito!

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