Come non prenotarsi subito un posto in prima fila per assistere alla nuova performance della pianista compositrice che nell’estate 2013 ha commosso l’Italia? Stiamo parlando di Alessandra Celletti che, l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, salirà di nuovo sul suo camion, questa volta parcheggiato nel parco di Villa Carpegna. L’appuntamento è alle 16.30, l’ingresso è libero, e la puntualità è d’obbligo perché il parco chiude alle 18.

In scena una selezione dei brani più amati tratti dal suo ultimo lavoro discografico “Above the Sky” ma anche dai suoi precedenti album tra cui “The Golden Fly”, “Crazy Gilr Blue” e “Chi mi darà le ali”. Non mancherà come sempre l’amato omaggio a Erik Satie, autore del cuore e riferimento fondamentale della pianista romana.

L’evento fa parte delle iniziative di Extra in Roma promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo – Dipartimento Cultura, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ma soprattutto ricorda il tour di due estati fa, quando la compositrice fece armi e bagagli e col suo camion percorse lo Stivale per portare la musica nei luoghi più sperduti d’Italia, dal paesino di Topolò in Friuli Venezia Giulia fino al Parco delle Madonie, la montagna sopra Palermo.

Ma cosa accadde esattamente tra il luglio e l’agosto del 2013? Per rivivere quella magia, quel desiderio degno di un artista unica al mondo, e cioè mettere la musica a disposizione di tutti, ma tutti davvero, basta attendere il documentario che sta per uscire con la Prima Film, per la regia di Marco Carlucci (solo il trailer è da brividi: https://www.youtube.com/watch?v=SU6g3KGeJ6s), già selezionato all’International Film Festival di Edmonton in Canada, e intanto gustarsi il bellissimo video di Nightflight: https://www.youtube.com/watch?v=o_D4WqHEmcU.

Tra i fan della pianista anche il regista francese Patrice Leconte, che ha parlato così della Celletti e del suo incredibile progetto: “Questa bella pianista che, quando si siede al piano brilla di una luce che la rende ancora più bella, mi ha raccontato del suo progetto un po’ pazzo ma emozionante e originale, portare la musica in lungo e in largo e sedurre le persone lungo i chilometri. Ed io la immagino, seduta al suo pianoforte, a bordo di un grande camion, avvolta dalla luce del tramonto, mentre le stelle lassù cominciano a disegnare il cielo blu marino; lei si lascia andare alle melodie più dolci, come un’immagine sognata di un film di Fellini”.

Tutto è cominciato su web, con Musicraiser, un sito dove si raccolgono i fondi per progetti meritevoli: “Sono state tutte donazioni libere – racconta Celletti – grandi e piccole, anche solo di un euro. Alcuni hanno invece preferito acquistare spartiti firmati, pianoforti giocattolo su cui ho suonato, dipinti o collage autografati, mp3, album e persino un concerto dal vivo a domicilio. E’ entusiasmante riuscire a portare avanti la mia idea di musica senza dovermi per forza piegare alle logiche di mercato. Ciò che mi dà la forza per portare avanti questa iniziativa romantica è il forte desiderio di permettere a persone che magari non hanno nemmeno un teatro nel luogo in cui vivono di partecipare a concerti e ascoltare la musica, vera fragaranza per l’anima”.

Coerente dunque con se stessa e con la sua filosofia buddista che pone al centro la pace nel mondo e tra tutti gli esseri viventi. Vale la pena di ascoltarla e seguirla, questa artista che ha donato al mondo album di eccellenza come Sustanza di cose sperata, creato in collaborazione con il pioniere della musica elettronica d’avanguardia Hans Joachim Roedelius: “Che cos’è la musica se non l’occasione poetica e profonda per mettere in contatto tutti gli esseri umani tra loro e con l’ambiente meraviglioso che ci ospita?”.

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